Scuola, Gelmini “apre”: respinta al mittente da studenti e Pd

Mariastella Gelmini (LaPresse)

ROMA, 9 OTT – Non è piaciuta a studenti ed opposizione la ”svolta” del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, che in un’intervista a Repubblica si è  detta ”pronta ad ascoltare i ragazzi”, anche se ”governare coi tagli è la cosa più difficile”. Tagli che ora ”sono finiti”, ha aggiunto il titolare di Viale Trastevere, anche perché il ministro Tremonti ”credo abbia compreso la centralità della scuola e pure sulla ricerca l’ho visto un poco più disponibile”.

Sono stati proprio gli studenti (che secono il ministro meritano ”rispetto”, ”nel tempo si è perso qualsiasi rapporto con loro, e mi dispiace”) a bocciarla: ”Noi studenti – commentano l’Unione degli universitari e la Rete degli studenti medi – non abbiamo la memoria corta e sappiamo riconoscere l’ipocrisia quando ci si manifesta davanti. Non saranno certo queste uscite del ministro fulminato sulla via del Gran Sasso a farci dimenticare che tipo di politica è stata portata avanti da questo governo, anche perche’ sarebbe impossibile vista la situazione disastrosa che c’è nelle nostre scuole dopo tre anni di tagli”.

Dura anche la posizione del Coordinamento nazionale dei collettivi universitari che parla dell’intervista come di ”affermazioni francamente sconcertanti” e chiede le dimissioni della Gelmini: ”Il ministro sostiene che e’ pronta ad ascoltare i giovani che protestano, come se le mobilitazioni studentesche fossero cominciate due giorni fa, facendo finta di dimenticare che gli studenti sono anni che scendono in piazza e non per difendere lo status quo, come dichiara la Gelmini, ma anzi per affermare che i tagli alla scuola e all’universita’ pubblica devono finire”. Secondo gli studenti, il ministro ”sembra quasi volersi assolvere dalle proprie colpe, scaricando queste sui tagli effettuati da Tremonti”. Mentre la Rete della Conoscenza parla di ”faccia tosta” del ministro e le propone 10 domande per a cui rispondere per ”dimostrare che non ci sta prendendo in giro”.

Di ”Attila della scuola pubblica” ha invece parlato Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale del Pd: ”Incredibile Gelmini. Prima ammazza la scuola e adesso dice basta tagli. Peccato che nel Def approvato dal suo governo continui ad esserci scritto che entro il 2025 continueranno ad esserci diminuzione delle risorse fino al 3,4% del Pil, quando siamo gia’ fanalino di coda tra i paesi cose con il 4,8%”. Mentre la sen. Manuela Ghizzoni (Pd) riporta la questione a livello politico: ”la Gelmini si eserciti pure in questo crepuscolo del centrodestra nell’arte dello scaricabarile, ma non prenda in giro il mondo della scuola e tutti gli italiani”.

Critiche anche da Sel: “L’intervista – ha detto Umberto Guidoni – è l’ammissione più plateale del proprio fallimento nei tre anni di guida del dicastero di Viale Trastevere. Un fallimento previsto da tempo e confermato da docenti, ricercatori, studenti”.

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