Bonus e assunzioni locali, soldi ai pubblici come ai privati: ecco la scuola modello Lega

La scuola "leghista" ad Adro

Assumere personale a livello locale, creando anche una sorta di ‘consiglio scolastico comunale’, e finanziare equamente istituti pubblici e parificati, ai quali applicare il taglio di un anno del curriculum complessivo fra primaria e secondaria. E’ il profilo di una scuola con caratteristiche regionali, in virtu’ del principio federalista, che e’ stato delineato dai relatori di un convegno che, a porte chiuse, e’ stato ospitato dalla Scuola Bosina, istituto fondato a Varese da Manuela Marrone Bossi, moglie del leader della Lega Nord.

Il richiamo all’attuazione del titolo quinto della Costituzione, quindi al passaggio alle Regioni di tutto il potere organizzativo in materia scolastica, costituisce il primo dei 17 punti-proposta, pubblicati gia’ nei giorni scorsi dal quotidiano ‘La Padania’ e che nel frattempo hanno sollevato anche critiche. In particolare, nei 17 punti la ‘Associazione Scuola Nostra Regionale Federale’ invoca l’assunzione a livello locale del personale scolastico; la parita’ di finanziamenti al settore pubblico e a quello parificato, tramite buono scuola; la ”drastica riduzione” del curriculum obbligatorio annuale e totale: al massimo 700 ore annue, cioe’ 4 ore al giorno, per 12 e non 13 anni per l’insieme di scuola primaria e secondaria.

Numerose sono le proposte per favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e stabilire la figura del docente a tempo pieno, con la scuola aperta fino al tardo pomeriggio e l’insegnamento anche del dialetto. Nei punti pubblicati c’e’ anche l’idea di creare un ”Consiglio scolastico comunale, a supporto dell’assessore scuola, con dentro genitori, imprenditori e studenti”.

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