Scuola, Melandri propone lo studio delle religioni in classe

Pubblicato il 19 Ottobre 2010 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA

Giovanna Melandri

”La conoscenza di testi come la Bhagavad Gita, il Corano, il Vangelo e la Bibbia favorisce il processo di integrazione interreligiosa” e può essere di aiuto affinché ”non si veda come un nemico chi è portatore di un’altra fede, ma addirittura può far riflettere su cosa è questo bisogno che accomuna gli uomini da secoli e secoli”.

Dall’immenso caleidoscopio religioso dell’India, la parlamentare del Partito democratico Giovanna Melandri ha rilanciato oggi l’idea di aggiungere ai programmi scolastici la materia di ”Introduzione alle religioni” . E lo ha fatto chiedendo alla sinistra italiana un esame critico sul concetto di ”laicità”.

”La fede, la religione, la spiritualità sono un elemento fondamentale della cittadinanza e della formazione identitaria – ha detto all’ANSA durante una pausa del convegno sul pluralismo religioso organizzato a New Delhi dalla Fondazione italiana ResetDoc -. La cultura laica italiana non si può limitare ad avere solo un approccio neutro, ma deve trovare terreni, pratiche e liturgie comuni” per poter avviare un dialogo tra le diverse religioni.

Da questo presupposto nasce l’iniziativa della parlamentare del Pd di introdurre nelle medie inferiori e superiori un’ora obbligatoria di ”Introduzione alle religioni”, che non va confusa con l’ora di religione, ma che consiste invece nello studio dei principali testi sacri di tutto il mondo.

Il relativo disegno di legge sarà presentato al parlamento la prossima settimana. ”Prevedo ci saranno molte critiche da parte di chi è ateo – aggiunge Melandri – ma proprio questa può essere una risposta positiva per una società come la nostra che sta diventando sempre più multiculturale e multireligiosa”.