Mario Capanna, l’ex leader del movimento studentesco, è finito sulla prima pagina del Secolo d’Italia. Il giornale dei finiani dedica un’ampia e benevola recensione all’ultimo libro dell’ex attivista di sinistra, “Per ragionare”.
“Un vero atto di accusa contro l’antipolitica, tutte le mafie e l’elefantiasi burocratiche”, secondo Mario Bernardi Guardi. “Non so se Mario ricorderà – scrive l’articolista – ma quando divenne protagonista del ’68 a Milano in Italia qualcuno lo paragonò pure a Benito Mussolini. A partire dal fatto che Mario, come Benito, era di estrazione popolare e proletaria e aveva la mamma maestra”.
Il giornalista del Secolo ha molto apprezzato il richiamo di Capanna alle dichiarazioni di Gianfranco Fini sul ’68: ”la destra allora perse un’occasione, anziché capire le ragioni dei giovani la destra d’allora difese l’esistente”.
È piaciuto anche l’accostamento che Capanna fa tra Jan Palach e Che Guevara: “Tutti e due – sottolinea Capanna – in contesti diversi, non si limitano a parlare di ciò in cui credono; ci impegnano la vita. Onore per sempre”.
Commenta Bernardi Guardi: “Siamo d’accordo”. Il Secolo annuncia che il 19 maggio il libro di Capanna sarà presentato da Gianfranco Fini nella sala del Mappamondo a Montecitorio.