Sedriano (Milano), Comune sciolto per mafia. E’ la prima volta in Lombardia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2013 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA
Alfredo Celeste, sindaco di Sedriano

Alfredo Celeste, sindaco di Sedriano

MILANO – Il governo ha deciso di chiudere due Comuni per mafia: Cirò e Sedriano. Ma se il primo si trova in Calabria, terra natale della ‘ndrangheta, la sorpresa è Sedriano, che si trova in provincia di Milano. E’ la prima volta che un Comune lombardo viene sciolto per mafia.

”Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata”, ieri sera il Consiglio dei Ministri ha sciolto il consiglio comunale di Sedriano. ”È la prima volta in Lombardia. Ma quell’ente non è il solo su cui le criminalità organizzate hanno allungato i propri tentacoli”, commenta la Funzione pubblica della Cgil Lombardia la quale chiede ”alle istituzioni lombarde (a partire da Regione Lombardia) e alle loro associazioni (come l’Anci, l’Upi) di assumere l’impegno a combattere le infiltrazioni mafiose con atti concreti e visibili”. Per il sindacato, ”si potrebbe cominciare dall’azzeramento di tutti quegli incarichi e consulenze esterne che tanto costano anche economicamente alla collettività, ogni qualvolta sia possibile individuare, all’interno dei rispettivi enti, dipendenti in possesso di requisiti e competenze professionali necessari”.

Sedriano è anche la cittadina dove lavora silenziosamente da due anni Ester Castano, la giovane collaboratrice di un giornale locale minacciata e pluriquerelata. ”Fino a ieri mi dicevano che vedevo la mafia perché sono siciliana. La decisione del Cdm è indirettamente un riconoscimento del nostro lavoro”. Ester Carcano, a solo 23 anni pagata pochi euro a pezzo, ha ricevuto diffide e querele sin dalla fine del 2011, un anno prima dell’arresto del sindaco di Sedriano a seguito di una inchiesta giudiziaria su una presunta infiltrazione ‘ndranghetista. Due settimane fa è stata insignita del premio giornalistico ‘Vita da cronista’ dell’Unci. Secondo quanto precisato dalla Prefettura, la decisione presa in Consiglio dei Ministri sarà ora ratificata dalla Presidenza della Repubblica e subito dopo seguirà la nomina di una terna prefettizia che amministrerà il comune fino alle prossime elezioni.