ROMA – Diciannove trappole piazzate sulla strada del Governo in Senato. Sono 19 infatti i voti segreti ammessi dal presidente del Senato Pietro Grasso alla riforma costituzionale. Una decisione quella del presidente a cui è seguita una immediata (e accolta) richiesta di sospensione dei lavori per valutare uno a uno i diciannove punti su cui si voterà in segreto.
Allo stesso tempo Grasso ha dato una ulteriore sforbiciata agli emendamenti e ha considerato ammessi al voto solo quelli che modificano o sopprimono il comma 5 dell’articolo relativo alle funzioni del Senato. Ammessi anche gli emendamenti che propongono di sopprimere l’intero articolo.
Tra gli emendamenti bocciati c’è anche il cosiddetto “supercanguro” riproposto come nel caso dell’Italicum da Stefano Esposito. Si tratta di un emendamento “premissivo” di quelli che sostituiscono un intero articolo per far decadere tutti gli emendamenti presentati a quell’articolo. Grasso, però, ha detto no.
Tra gli emendamenti all’articolo 1 dichiarati ammissibili dal presidente del Senato ce n’è però uno il numero 1.203, firmato dal senatore del Pd Roberto Cociancich, che riscrive l’art.1 del ddl Boschi. Una sorta di “piccolo canguro” che, se dovesse passare, spiegano i tecnici, si potrebbe arrivare a votare l’ intero art.1 stasera perché decadrebbero moltissimi emendamenti.