ROMA – Riforma del Senato, strappo della minoranza Pd che abbandona la riunione con il ministro Maria Elena Boschi. Doris Lo Moro, unica esponente della minoranza interna presente al tavolo del Pd sulle riforme, ha infatti lasciato il tavolo in anticipo. Ad un cronista che l’ha interpellata ha sottolineato che “c’è divergenza tra quello che viene comunicato all’esterno e quello che avviene nelle riunioni”.
Il nodo è sempre l’elettività dei senatori, ovvero ciò che è contenuto nell’articolo 2 della riforma. Il governo vuole una seconda Camera di non eletti, la minoranza insiste perché l’elettore possa scegliere sulla scheda chi mandare nel nuovo Senato.
“Ho lasciato la riunione – ha spiegato Lo Moro – perché non era efficace restarci. Il tavolo ha enucleato i temi di discussione che sono politici e richiedono una soluzione politica e non istituzionale”.
“Sulle funzioni del Senato – ha replicato la senatrice – non c’è nessun accordo perché non ne abbiamo nemmeno parlato. Oggi i giornali scrivono che ieri c’è stato un accordo, ma ieri abbiamo parlato dell’Articolo 2 (composizione del Senato ndr) e non dell’Articolo 1 e delle funzioni del Senato”. “Ho lasciato la riunione – ha concluso – perché c’è divergenza tra quello che si comunica all’esterno e quello che avviene alla riunione”.
Boschi risponde:
“Mi dispiace che la senatrice Lo Moro dica queste cose – ha commentato Boschi – perché purtroppo non corrispondono alla realtà, evidentemente ha partecipato a riunioni diverse rispetto a quelle a cui abbiamo partecipato tutti noi perché abbiano lavorato seriamente ieri come la scorsa settimana, vedendoci più volte per trovare un accordo vero all’interno del Partito democratico con grande disponibilità da parte di tutti. Devo dire che sono emerse alcune differenze all’interno della stessa minoranza tra Camera e Senato”.
Forza Italia intanto avverte: “La maggioranza faccia bene i conti”, ha detto Paolo Romani.