Conto in “rosso” fino a 500 euro? Niente commissioni, ok del Senato

ROMA, 2 MAG – Il Senato ha approvato con 207 si’, 27 no e un astenuto un emendamento al decreto sulle commissioni bancarie, in cui si stabilisce che le famiglie che vanno in ‘rosso” sul conto corrente per 500 euro e non più di sette gironi consecutivi, non dovranno pagare alcuna commissione alla banca. Il decreto del governo ripristinava la ”commissione di istruttoria veloce”, introdotta dal decreto Salva Italia, per gli scoperti bancari, dopo che un emendamento di iniziativa parlamentare al decreto liberalizzazioni aveva invece escluso che i clienti dovessero pagare una commissione bancaria in caso di sforamento.

Prima di diventare legge, però, il decreto deve passare per la Camera.   Il Senato, con il parere positivo del Governo, ha oggi però escluso dalla regola del pagamento della commissione il caso della famiglia che va in ”rosso” di pochi euro e per pochi giorni. L’emendamento, già approvato dalla commissione Industria e oggi ribadito dall’aula, stabilisce infatti che ”le famiglie consumatrici titolari di conto corrente, nel caso di sconfinamenti pari o inferiori a 500 euro in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido, per un solo periodo, per ciascun trimestre bancario, non superiore alla durata di sette gironi consecutivi”.

Il Senato ha introdotto altre rilevanti novita’ al decreto, a partire dal rafforzamento del ruolo dell’Osservatorio sul credito, istituito dal provvedimento. All’Osservatorio parteciperanno, oltre ai rappresentanti del Tesoro, dello Sviluppo Economico e della Banca d’Italia, anche ”un rappresentate delle Associazioni dei consumatori indicato dal Consiglio nazionale consumatori, un rappresentante dell’Abi, tre rappresentanti indicati dalle Associazioni delle imprese maggiormente rappresentative a livello nazionale, e un rappresentante degli organismi di società finanziarie regionali”. L’Osservatorio fara’ un’azione di monitoraggio sull’accesso al credito, ma proporra’ anche ”la formulazione delle migliori prassi per la gestione delle pratiche di finanziamento” a imprese e famiglie. Infine i clienti, sia imprese che famiglie, potranno presentare al Prefetto una ”istanza” in caso di credito negato. A sua volta il Prefetto, dopo ave chiesto alla banca una motivazione, potra’ girare la pratica all’Arbitro bancario ”non oltre trenta giorni dalla segnalazione”.

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