Senato, via libera alla riforma. Opposizioni fuori da Aula

Senato verso voto finale. M5s e FI contestano Napolitano
Senato verso voto finale. M5s e FI contestano

ROMA – Con 179 voti favorevoli, 16 contrari e 7 astenuti la riforma costituzionale taglia il traguardo. Il voto è arrivato nel pomeriggio di oggi 13 ottobre in un’Aula dimezzata: prima del voto, per protesta, sono infatti usciti dal Senato Lega Nord, M5s e Sel. Forza Italia non ha partecipato al voto pur rimanendo in Aula, nell’emiciclo.

Inutile, insomma, l’ultima barricata dell’opposizione. Ora il testo passa alla Camera per la quarta lettura.Il ddl Boschi tra le altre cose scrive la parola fine sul bicameralismo perfetto e cambia criteri di elezione e funzione del Senato. Per errore la senatrice Josefa Idem ha votato contro la riforma salvo poi prendere la parola e precisare subito dopo che il suo voto era favorevole.

L’ultima seduta è quella ritualmente dedicata alle dichiarazioni di voto. E in cui le opposizioni hanno dato il là a diverse forme di protesta. Ha cominciato la Lega Nord che ha fatto parlare Roberto Calderoli, poi si è alzata e se n’è andata in blocco. Tutti con sotto braccio una copia dell’attuale Costituzione, quella che sta per cambiare. Addirittura lo stesso Calderoli si è presentato in Aula con un flacone di olio di ricino e a domanda ha risposto: “Questo è il nostro futuro”.

Ma una contestazione “speciale” c’è stata per l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel momento in cui il presidente ha preso la parola per annunciare il suo voto, infatti, dai banchi di Forza Italia e Movimento 5 Stelle si sono alzati tutti e hanno abbandonato l’Aula del Senato in segno di protesta.

Oltre a Lega Nord e M5s anche Sel ha scelto l’Aventino: ovvero l’uscita dall’Aula e la mancata partecipazione al voto finale. Diversa, invece, la strategia di Forza Italia.  Il partito di Berlusconi è a lungo rimasto indeciso tra la scelta di disertare l’Aula o rimanere pur non partecipando al voto.  Alla fine, forse per paura che qualche Senatore azzurro votasse a favore, Forza Italia ha scelto un “mezzo Aventino”:  i senatori non lasceranno l’Aula ma si alzeranno dai banchi del gruppo  restando quindi nell’emiciclo.

Matteo Renzi, nel giorno del voto, si è invece affidato a Facebook per commentare: “Oggi alla Camera approvata la legge sulla cittadinanza in prima lettura, oggi al Senato approviamo le riforme costituzionali in terza lettura. Crescono i posti di lavoro e aumentano di conseguenza mutui e consumi, diminuiscono le tasse, dagli 80 euro all’Irap alla casa. Si può essere o meno d’accordo su ciò che stiamo facendo, ma lo stiamo facendo: la lunga stagione della politica inconcludente è terminata. Le riforme si fanno, l’Italia cambia. Avanti tutta, più decisi che mai”.

 

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