Senatori a vita, scatta il toto-nomine

Giorgio Armani

Un posto da senatore a vita per Giorgio Armani e per Umberto Veronesi: questi i rumors di Palazzo per una decisione che spetta al presidente della Repubblica.

Il posto libero c’è e la Costituzione, all’articolo 59, prevede possa essere riempito. Quello di senatore a vita è un incarico che può essere assegnato ad un personaggio che abbia «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario».

Al momento, a Palazzo Madama, i senatori a vita sono quattro. Erano cinque prima che Napolitano cedesse il suo posto per salire al Quirinale ed ora, quella quinta poltrona, accende gli appetiti di molti.

A destra Silvio Berlusconi, dopo la morte del suo “prediletto” per l’incarico, il presentatore Mike Bongiorno, sembra orientare le sue preferenze tra due uomini della moda, Santo Versace e Giorgio Armani.  A sinistra, invece, i papabili sono tanti: si va da Umberto Eco all’oncologo Umberto Veronesi . Il sociologo Giuseppe De Rita sarebbe invece gradito al mondo cattolico, Vaticano compreso.

Si tira fuori dalla lista, invece, Marco Pannella: «O vengo eletto o se lo cerchino da soli un senatore». Il radicale, in ogni caso, non sarebbe il primo a dire no. Prima di lui hanno rifiutato l’incarico personaggi come Indro Montanelli, Benedetto Croce e Arturo Toscanini.

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