Sergio Mattarella, alla sua “prima” tra il pubblico Berlusconi va, Grillo no

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2015 - 15:59| Aggiornato il 30 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

La prima di Mattarella: Berlusconi c’è, Grillo forse

ROMA – Martedì 3 febbraio è la “prima” di Sergio Mattarella Presidente. Alle 10 il Capo dello Stato giurerà e pronuncerà a Montecitorio il suo discorso di fronte alle Camere riunite in seduta comune. Alla cerimonia, tra gli altri, ci sarà anche Silvio Berlusconi, perché invitato. Mentre il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, anche lui invitato, ha deciso di non andare.

Il cerimoniale della Presidenza della Repubblica ha previsto infatti la presenza alla cerimonia delle alte cariche dello Stato e dei leader e segretari delle forze politiche e, quindi, anche del leader del M5s, ma il capo politico del Movimento ha annunciato sul blog che non andrà.

Al momento del giuramento dal Gianicolo vengono sparati 21 colpi di cannone a salve. I presidenti di Camera e Senato accompagneranno poi il Presidente Mattarella in galleria a Montecitorio, dove verrà accolto dal premier Matteo Renzi e riceverà il saluto del segretario generale del Quirinale, mentre un reparto di corazzieri in alta uniforme gli rende gli onori.

Uscito da Montecitorio, nella piazza ascolterà l’Inno nazionale e passerà in rassegna il reparto d’onore schierato con bandiera e banda. Subito dopo Mattarella sarà accompagnato da premier e segretario all’Altare della Patria dove renderà omaggio al Milite ignoto. Quindi, scortato dai Corazzieri a cavallo e dai motociclisti, Mattarella salirà al Quirinale lasciando Piazza Venezia e attraversando Via Cesare Battisti e via IV Novembre a bordo della Lancia Flaminia 335, l’auto decappottabile a sette posti, che per tradizione viene usata solo in due occasioni: per l’elezione e per la parata del 2 giugno. Se invece le condizioni meteorologiche dovessero essere avverse sarà usata una berlina.

Giunto al Quirinale riceverà gli onori militari; al termine, nel Salone dei Corazzieri i discorsi: il saluto del presidente uscente Giorgio Napolitano e, se vorrà farlo, quello del nuovo inquilino del Colle. Quindi, il rinfresco nel Salone delle feste.

 

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