Sergio Mattarella bis? Sergio Mattarella bis?

Sergio Mattarella bis al Quirinale? Non ci pensate proprio. E cita Segni: semestre bianco può far danni

Sergio Mattarella bis? Il Presidente della Repubblica cita la figura di Antonio Segni, suo predecessore: soprattutto toglie qualsiasi dubbio a chi pensasse di ricandidarlo.

Un avviso preventivo ai partiti, preda degli stessi affanni e vittime della stessa irresolutezza di quando furono costretti a pregare Giorgio Napolitano convincendolo a restare in carica, almeno a tempo.

La crisi di governo non aiuta. Il presidente Mattarella sta finora vanamente attendendo che una maggioranza emerga dalle frenetiche quanto inconcludenti consultazioni.

Sergio Mattarella celebra il Segni contrario alla rieleggibilità del presidente della Repubblica

Intanto, come esercizio defatigante in ambito istituzionale, torna alla “non immediata rieleggibilità”. Istituto caro appunto ad Antonio Segni che ne perorò l’introduzione. Cui avrebbe dovuto seguire l’eliminazione del semestre bianco. Un impaccio, visto che la non rieleggibilità scongiura ogni sospetto che il presidente possa agire per farsi rieleggere.

Un impaccio costoso, e manca poco al nostro semestre bianco, i sei mesi prima della fine naturale della legislatura e del mandato del presidente in cui appunto non potrà più sciogliere le Camere.

Mattarella citando Segni, e guardando alla situazione attuale, rileva che il semestre bianco “può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle Camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti”. Questo momento politico.

Il ricordo di Antonio Segni del presidente Mattarella

“La figura e l’opera di Antonio Segni appartengono alla storia repubblicana, che lo annovera tra gli artefici della ricostruzione e dello sviluppo del Paese”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ un passaggio del discorso in occasione dei 130 anni della nascita di Antonio Segni.

“Fu anche l’occasione per esprimere la convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della ‘non immediata rieleggibilità’ del Presidente della Repubblica.

Segni: “Meglio la non rieleggibilità che il semestre bianco”

In quell’occasione Segni definiva ‘il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato'”.

Inoltre – aggiungeva – ”la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione”.

Di qui l’affermazione che ”una volta disposta la non rieleggibilità del Presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell’art.88 comma 2° della Costituzione, che toglie al Presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato”.

Una disposizione che – a giudizio del Presidente Segni – ”altera il difficile e delicato equilibrio tra poteri dello Stato. E può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle Camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti”.

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