Sergio-Pirozzi -meloni Sergio-Pirozzi -meloni

Sergio Pirozzi: “Io non sono un pupazzo. O stanno con me o perdono”

Sergio-Pirozzi -meloni
Sergio Pirozzi

ROMA – Sergio Pirozzi verso le elezioni regionali in Lazio non ci sta a fare un passo indietro e critica l’ipotesi di una seconda candidatura nel centrodestra, come quella di Fabio Rampelli promossa da Giorgia Meloni. Con due candidature di centrodestra in campo “si riconsegna la Regione a Nicola Zingaretti”, e la responsabilità “sicuramente non è la mia”, ha detto il sindaco di Amatrice intervistato da Il Tempo.

“Perché se no avrebbero trovato un altro candidato due mesi fa e io non mi sarei impegnato con 500 comitati e 60 candidati. Io non sono un pupazzo, eh”, ha ribadito Pirozzi. “Io ho una parola sola: altri magari avrebbero ceduto il passo in cambio di grandi lusinghe che io ho ricevuto e che mi rendono anche orgoglioso e di cui sono grato, però avrei tradito tante persone. E io non tradisco”.

“Non è un delitto candidarsi. Non penso che ci sia una legge che impedisca a un uomo di candidarsi”, osserva ancora Pirozzi al Tempo. La lista correrà “se vado da solo. Se Sergio Pirozzi non avrà nessun tipo di appoggio è chiaro che non potrò tradire la volontà di più di 500 comitati. Se non ho l’appoggio dei partiti perché non devo presentare il mio simbolo? E perché devo impedire ai comitati di poter fare una campagna elettorale per il Senato?”, chiede il sindaco, che respinge le accuse: “Macché ricatto! Oggi è il 21 gennaio, si vota il 4 marzo”.

In giornata la replica della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Vedremo se Pirozzi dovrà fare un passo indietro. Noi individueremo il candidato che secondo noi è il migliore per vincere, per rappresentare i bisogni dei cittadini, e mi aspetto che tutti ci aiutino per aiutarci a raggiungere questo obiettivo. La decisione arriverà nelle prossime ore ma spero che saremo tutti nella stessa unità di intenti”, ha detto Meloni a 6 su Radio 1 riferendosi alle prossime regionali nel Lazio.

Gestione cookie