ROMA, 30 OTT – Forse a Silvio Berlusconi ora non fa più paura il voto palese del Senato sulla sua decadenza da senatore. E la Giunta del Regolamento sembra orientata proprio verso un sì alla votazione senza segreto. Voto palese, dunque? A Berlusconi potrebbe convenire per evitare eventuali imboscate da parte di chi nel Pdl vuole mantenere in vita il governo.
Intanto la data del voto non è stata ancora fissata. È stata respinta la richiesta del Movimento 5 Stelle di votare la decadenza il 5 novembre. E fino al 22 novembre non c’è traccia della questione decadenza nel calendario dei lavori del Senato. La Giunta del Regolamento, che dovrà stabilire se si voterà a votazione palese o segreta, si riunirà oggi ancora una volta.
Anche le motivazioni della sentenza Mediaset divulgate dalla Corte d’Appello di Milano sono state usate dai berlusconiani a loro favore.
Il Pdl martedì ha ottenuto la sospensione dei lavori della Giunta del Regolamento perché “La corte d’Appello di Milano ha appena detto che l’incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi dà ragione a noi e non c’è motivo di andare avanti”. Lo ha spiegato il senatore del Pdl ed ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma.
La Giunta deve appunto esprimersi sulla questione del voto palese o segreto. E mentre il capogruppo dei senatori pdl Renato Schifani continua a perorare la causa del voto segreto (“cambiare il regolamento a maggioranza è una violazione delle regole”), Berlusconi sembra aver cambiato idea e preferire il voto palese, proprio perché teme “imboscate” da quella parte dei senatori pidiellini più vicini ad Angelino Alfano e all’area filo-governativa.
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