Sicilia, Berlusconi avverte Micciché: “Stiamo con Musumeci, fuori chi divide”

Gianfranco Micciché (LaPresse)

PALERMO – A due mesi dalle elezioni in Sicilia, esplode tra i candidati (finora circa 12) una guerra che non risparmia nessuno. Rosario Crocetta contro Claudio Fava nel centrosinistra, Gianfranco Micciché contro Nello Musumeci nel centrodestra.

E poi, Crocetta contro i grillini, Idv contro l’Udc e il partito di Casini contro Micciché per le parole sul presunto disagio del mondo cattolico rispetto alla scelta di appoggiare il gay Crocetta. In questo clima incandescente parla anche Silvio Berlusconi. L’ex premier, dopo aver tentato invano di compattare il centrodestra attorno a Gianfranco Micciché, firma una nota per allontanare ombre e ambiguità, alimentate proprio da Micciché.

Il co-fondatore di Forza Italia in Sicilia aveva infatti parlato di un Cavaliere ”amareggiato” per la sua scelta di candidarsi a governatore con Fini e gli autonomisti di Lombardo, fuori dall’alleanza col Pdl.  Berlusconi, leggendo la nota appare in realtà furioso: ”Gli uomini e le forze politiche che oggi si ritrovano insieme nell’importante sfida siciliana, lo saranno anche domani. Così non sarà invece con chi oggi ha inteso dividere l’area alternativa di centrodestra. Divisione che comunque non impedirà il successo di un uomo del valore di Nello Musumeci”.

Attorno al Musumeci il clima, in realtà, non è sereno. Al Pdl che propone un ticket con Francesco Cascio (attuale presidente dell’Assemblea regionale) replica il leader del Pid, Saverio Romano: ”Musumeci non ha bisogno di ticket geografici, di genere o istituzionali”. Tra bilanci in rosso, tagli in vista per 1,3 miliardi nel 2013 e precari in lotta, l’argomento che tira di più tra i candidati, sembra quello dell’omosessualità di Crocetta, rilanciata da Micciché.  ”Basta parlare della mia vita privata”, sbotta l’ex sindaco di Gela che definisce ”un poveretto” il leader di Grande sud: ”Non mi sembra una vestale della morale”.

Poi l’affondo a ”una certa sinistra” e ”ai grillini che stanno dietro logiche demagogiche che non servono a cambiare la storia: discutono di formule, di sigle, di partiti e non di cose concrete”.E’ lui che parla di fioretti sessuali e non di programmi”, risponde Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento cinque stelle. A Palermo intanto, arriverà anche Di Pietro. L’intesa tra Idv e Sel è a un passo, anche se il quadro potrebbe mutare all’improvviso. Idv non ha sciolto la riserva su Claudio Fava, candidato già in campagna elettorale; potrebbe decidere di appoggiare l’ex eurodeputato o proporre un nome nuovo, che non dovrebbe essere quello di Antonino Ingroia su cui c’è stato il pressing di Leoluca Orlando. E il Pd, che ha riunito la direzione per ufficializzare il sostegno a Crocetta (contro l’area Marino), non demorde. ”Al momento non c’è convergenza con Sel e Idv, ma manteniamo le porte aperte fino all’ultimo”, dice Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd.

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