Consiglieri comunali da 10 mila euro al mese: le “paghe dorate” siciliane

ROMA – Un consigliere comunale siciliano può arrivare ad una paga mensile di 10 mila euro. Indennità base, gettoni di presenza e rimborsi spese vari portano a stipendi sempre più alti in tutte le regioni italiane, toccando picchi nella Sicilia. I comuni italiani hanno una certa autonomia nel definire il costo di un gettone di presenza in un consiglio comunale o in una commissione. I consiglieri di Milano prendono 120 euro a gettone per un massimo di 19 sedute, contro i 160 a seduta a Verona. Ma sono soprattutto le regioni a statuto speciale, la cui autonomia amministrativa è maggiore, a scambiare tale autonomia con un  via libera allo “sperpero” di pubblico denaro, come sostiene sul Corriere della Sera Gian Antonio Stella che definisce “paghe d’oro” quelle dei consiglieri siciliani.

I dati dell’Anci hanno evidenziato il caos del sistema di indennità di sindaci ed assessori, le cui regole base variano di regione in regione. Se il sindaco di Bolzano è il più pagato d’Italia e il sindaco di Merano, in rapporto al numero di abitanti, percepisce indennità 77 volte maggiore del sindaco di Roma Gianni Alemanno, a stupire sono i salari dei politici siciliani, che vanno dai 4 mila euro al mese per un consigliere di Agrigento ai 10 mila euro mensili di un consigliere di Palermo.

Il sistema usato dai politici siciliani però è stato descritto a Stella dal consigliere comunale di Agrigento Beppe Arnone, che ha spiegato come oltre alle indennità base ed hai gettoni di presenza alcuni consiglieri passino improvvisamente da un modesto lavoro a cariche di dirigente: “cinquantenni che per il ‘bene della famiglia’ hanno avuto la fantasiosa trovata di far moltiplicare dall’impresa privata, dalla cooperativa o dall’associazione sportiva da cui dipendono, l’importo del proprio emolumento. Prima della elezione a consigliere erano semplici impiegati, a poco più di un migliaio di euro al mese. Eletti consiglieri comunali, ecco per loro un mega contratto da dirigente. Lo stipendio si triplica, unitamente al ‘buco’ nelle casse comunali’.

Altro stratagemma ormai consuetudine sarebbe quello dei consiglieri di abitare in una città diversa da quella in cui si lavora, così’ che il consigliere di Palermo che “abita” a Cefalù dovrà percepire anche un cospicuo rimborso spese per il viaggio. Ed è sommando le indennità lorde mensili di 3 mila euro alle indennità al datore di lavoro, ai gettoni ed ai rimborsi vari che si giunge ad uno stipendio che va dai 4 mila ai 10 mila euro al mese per i politici siciliani. Ma quello del politico, specialmente in Sicilia, è un lavoro faticoso che qualcuno (fin troppo ben pagato forse) dovrà pur fare.

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