Siliquini rinuncia alla nomina alle Poste: “Preferisco il Parlamento”

ROMA – Maria Grazia Siliquini rinuncia alla nomina che l’ha vista indicare nel board di Poste Italiane. Al centro delle polemiche da parte delle opposizioni che l’accusavano di essere stata ‘ricompensata’ dalla maggioranza per aver abbandonato Fli il 14 dicembre al momento della votazione sulla sfiducia a Berlusconi, la Siliquini ha deciso di non accettare l’incarico. La parlamentare, ora in Iniziativa Responsabile, ha già informato il Tesoro, l’amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

La decisione, spiega la stessa Siliquini, è maturata in considerazione ”del delicato momento che vive l’attuale legislatura e delle importanti riforme avviate”. “Ringrazio il Governo ed in particolare il Presidente Silvio Berlusconi – dice Siliquini – per l’onore che ha voluto riservarmi con la designazione a componente del consiglio di amministrazione di Poste Italiane SpA., oltre alla fiducia espressa con il riconoscimento alla mia persona, non solo per l’esperienza parlamentare maturata ma, soprattutto, quale rappresentante del mondo professionale”.

“La presenza femminile, infatti – aggiunge – nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria riguarda, oggi, una parte importante nell’economia del nostro Paese e ritengo meriti ruoli e responsabilità maggiori, sulla base di criteri meritocratici”. ”In considerazione, tuttavia, del delicato momento che vive l’attuale legislatura e delle importanti riforme avviate, comunico di non poter accettare l’incarico, per continuare a svolgere l’attività parlamentare”, conclude.

Gestione cookie