Silvio Berlusconi caduto in casa a Roma dopo aver visto Draghi: ricoverato un giorno e già dimesso Silvio Berlusconi caduto in casa a Roma dopo aver visto Draghi: ricoverato un giorno e già dimesso

Silvio Berlusconi caduto in casa a Roma dopo aver visto Draghi: ricoverato un giorno e già dimesso

Silvio Berlusconi è caduto in casa a Roma dopo l’incontro avuto con il premier incaricato Mario Draghi. Una disattenzione che ha portato l’ex premier a scivolare nella sua residenza romana. Per lui una contusione al fianco.

“Il Presidente Silvio Berlusconi è rientrato a Milano ieri sera a causa di una caduta accidentale occorsa nella sua residenza romana che gli ha procurato una contusione al fianco. Si è recato presso la Clinica “La madonnina” per gli accertamenti del caso e dove ha trascorso la notte. È stato dimesso questa mattina ed è a casa, al lavoro, per votare da remoto al Parlamento Europeo”, si legge in una nota di Forza Italia.

Silvio Berlusconi caduto nella sua nuova casa

Silvio Berlusconi era arrivato a Roma con il suo jet privato. L’ex premier ha guidato la delegazione di Forza Italia alle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. “Arrivato a Roma – aveva scritto Berlusconi sui suoi canali social – per partecipare alle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, professor Mario Draghi“. Berlusconi ha allegato anche una foto in cui, mascherina in volto, si appresta a scendere dalla scaletta del suo jet. 

Silvio Berlusconi poi per la prima volta si è recato nella sua nuova residenza romana, la villa sull’Appia Antica ex dimora del regista Franco Zeffirelli. L’ex capo del governo aveva infatti disdetto il contratto di affitto di palazzo Grazioli dopo l’acquisto della nuova casa. I lavori nella dimora, iniziati uno anno fa, subirono dei rallentamenti a causa del Covid. Ad accogliere il leader di Fi nella nuova casa, il vice presidente del partito, Antonio Tajani.

Berlusconi e il governo Draghi

Forza Italia sostiene il governo Draghi “perché circostanze eccezionali richiedono risposte eccezionali” adeguate “alla gravità della situazione”. Ha detto in un’intervista a La Repubblica Silvio Berlusconi, rammaricandosi per il no di Giorgia Meloni. “Questo non è un governo tecnico, è un governo di unità nazionale per fronteggiare l’emergenza”.  “Per questo auspico un giusto equilibrio di competenze tecniche e di rappresentanza politica”, ha affermato. Alla domanda se nell’esecutivo, a suo parere, debbano essere coinvolti anche i leader politici, ha risposto: “Non ne vedo l’utilità. Abbiamo bisogno di ministri che si occupino a tempo pieno del loro dicastero”.

 

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