Sindone. Il Papa a Torino per esortare i fedeli a cercare il Volto di Dio

Benedetto XVI

Papa Benedetto XVI domenica 2 maggio si recherà a Torino per inginocchiarsi anche lui, come hanno già fatto in queste settimane centinaia di migliaia di persone, davanti alla Sindone, il lenzuolo che, secondo la tradizione, avvolse il corpo di Gesù nel Sepolcro di Gerusalemme.

Nessuna reliquia religiosa esercita un fascino come la Sindone. Già venerata in Asia Minore nell’Alto Medioevo, ricomparve misteriosamente in Europa nel quattordicesimo secolo per essere poi trasportata da Emanuele Filiberto a Torino. Studi sulla sua autenticità sono ancora in corso, ma per Benedetto XVI hanno un’importanza relativa: conta invece la sua venerazione che “aiuta tutti – ha spiegato parlando del suo viaggio nel capoluogo piemontese – a cercare il Volto di Dio, che fu l’intima aspirazione degli apostoli, come anche la nostra”. La Sindone, ha aggiunto, “è uno straordinario richiamo verso la sofferenza di Cristo”.

Torino è pronta a tributare a Benedetto XVI una grande accoglienza: oltre centomila persone sono attese per la sua visita, annunciata dall’arcivescovo card. Severino Poletto, come “il compimento di una promessa”, un “momento di grazia”, “una ventata di slancio alla fede”.

Erano dodici anni, dall’Ostensione della Sindone avvenuta nel 1998, che un Papa non si recava nella città. La visita avrà un programma intenso: in 10 ore concentrerà quattro appuntamenti pubblici, oltre all’omaggio alla sacra reliquia, e cinque discorsi del pontefice. Papa Ratzinger arriverà intorno alle 9.00 e avrà un primo incontro con la cittadinanza a piazza dello Statuto.

Quindi, in piazza San Carlo, celebrerà la messa e reciterà, successivamente, il Regina Coeli. Qui tornerà, dopo un pranzo con i vescovi piemontesi, per parlare ai giovani della città. Alle 17.30, la tappa nel Duomo, dove pregherà davanti alla Sindone e terrà una riflessione sul significato della reliquia, che sarà ancora esposta al pubblico per altre tre settimane.

Ultimo impegno della visita papale a Torino sarà al Cottolengo dove il pontefice incontrerà i malati e gli ospiti della Piccola Casa e dove riceverà il saluto di padre Aldo Sarotto, superiore generale della Famiglia cottolenghina. “Il filo conduttore di questa Ostensione (della Sindone) – ha ricordato il cardinale Severino Poletto in un’intervista alla Radio Vaticana – è la ‘Passio Christi, passio hominis’, per mettere in collegamento la Passione del Signore, la sofferenza di cui la Sindone è specchio, con la sofferenza umana, quella del passato ma soprattutto quella di oggi”. Da qui la doppia visita del Papa al ‘Sacro lenzuolo’ e all’istituto Cottolengo, un luogo-simbolo del dolore.

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