Soldi ai partiti, Beppe Grillo dovrà presentare il modello 740

Soldi ai partiti, Beppe Grillo dovrà presentare il modello 740 (foto Ansa)

ROMA – Anche Beppe Grillo dovrà presentare il modello 740. E dovrà farlo in Senato sempre che sia interessato a finanziare e gestire i conti del Movimento 5 Stelle. E’ uno degli “effetti collaterali” del decreto per il finanziamento privato dei partiti. Legge che, nelle intenzioni del Governo Letta, dovrebbe sostituire l’attuale sistema dei rimborsi elettorali.

Ammesso e non concesso  che i rimborsi vengano aboliti per finanziare i partiti è prevista la possibilità della donazione del 2X1000 dalla dichiarazione dei redditi. Di problemi tecnici, come rileva su Repubblica Liliana Milella ce ne sono, e non pochi. A cominciare dalla privacy: come garantirla a chi in un documento, con la donazione, dichiara di fatto un’appartenenza politica?

Nel decreto c’è poi un aspetto che riguarda molto da vicino Beppe Grillo. Scrive Milella:

Come dovrà comportarsi chi, non rivestendo il ruolo formale di tesoriere, di fatto controlla la vita economica del partito? Qui il decreto è molto rigido (articolo 15). Sarà tenuto a rendere pubblica la sua situazione patrimoniale e reddituale anche chi svolge «funzioni analoghe » a quelle di tesoriere. Anche il padre- padrone di M5S Grillo dovrà produrre in Senato i dettagli della sua situazione finanziaria.