“Più” soldi alla cultura, il cinema non aumenta, la benzina sì: “149 milioni e un sacrificio di uno o due centesimi”

ROMA – “Più soldi alla cultura”, aveva promesso il ministro Giulio Tremonti davanti a Riccardo Muti e adesso il Consiglio dei ministri ha varato un decreto per il reintegro dei fondi, 149 milioni e tax credit ”stabile e permanente”, con una condizione però. ”Abbiamo abolito l’aumento di un euro sui biglietti e finanziato stabilmente la tax credit, con risorse che derivano dalle accise sulla benzina: un piccolo sacrificio di uno o due centesimi, che tutti gli italiani saranno lieti di poter fare”, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Ecco cosa succederà: il Fus ”ritorna ai livello dell’anno scorso con 438 milioni, anzi qualcosa di piu”’. Vengono stanziati ”149 milioni di reintegro per lo spettacolo, 80 milioni per la conservazione dei beni culturali, 7 milioni per gli istituti culturali”.

“Ho dato la mia parola”, aveva detto Tremonti riferendosi a un’eventuale soluzione per risolvere il problema tagli al Fondi Unico per lo spettacolo. Nell’incontro di una decina di giorni fa organizzato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al teatro dell’Opera con il maestro Riccardo Muti, Tremonti ha detto: “Per quanto di mia competenza mi hanno fatto dare la parola: veni, vidi e capii”.

Nell’assenza sostanziale del “di fatto dimissionario” ministro della Cultura Sandro Bondi, Riccardo Muti aveva protestato per i tagli e alla prima del “Nabucco” di Giuseppe Verdi all’Opera di Roma. Al termine dell’incontro del ministro con Muti e Alemanno il sottosegretario, Francesco Giro, aveva  sostenuto che il Fus deve essere reintegrato a 415 milioni, il livello del 2010, invece dei 230 attuali.

Gestione cookie