Sondaggi: Luca Traini porta voti. L’avvocato: gente mi ferma per dirgli bravo

Sondaggi: il gesto di Luca Traini a Macerata porta voti ai partiti che vogliono cacciare gli immigrati
Sondaggi: Luca Traini porta voti. L’avvocato: gente mi ferma per dirgli bravo

ROMA – Sondaggi dicono che Luca Traini porta voti. L’avvocato di Luca Traini conferma: la gente per strada mi ferma per dirgli bravo. L’avvocato si chiama Giancarlo Giulianelli ed ha l’accortezza e la coscienza per aggiungere subito che la cosa lo “allarma”, che insomma non gli fa per nulla piacere e nessuna soddisfazione gli dà la solidarietà di popolo al fascista ammazza negri. I sondaggi elettorali non hanno di queste accortezze, non possono allarmarsi. Non hanno emozioni i sondaggi ma possono essere crudeli.

Tutti i sondaggi elettorali, a partire da quello in onda ogni lunedì nel Tg di Mentana, hanno registrato una scossa, un movimento, un sussulto dopo che a Macerata Luca Traini ha tentato di fare piazza pulita a mano armata di gente con la pelle nera. La scossa, il movimento, il sussulto hanno portato voti alla Lega di Salvini che ha mostrato di capire e giustificare, anche se non approvare, Luca Traini.

Un po’ di voti in più alla Lega e un po’ di voti in meno sia a Liberi e Uguali sia al Pd. Questa la conseguenza elettorale registrata dai sondaggi dopo la morte di Pamela Mastropietro e la tentata strage da parte di Luca Traini. In termini di consenso elettorale vale e sposta di più una ragazza il cui cadavere è stato fatto  pezzi per nasconderlo da un nigeriano spacciatore (non si sa ancora come sia morta Pamela e se sia stata uccisa da una overdose o da un assassino in carne e ossa) che un atto terroristico di rappresaglia razzista.

Così stanno le cose secondo i sondaggi: il prezzo elettorale di un fascista che spara ai negri lo pagano i partiti individuati dalla pubblica opinione come difensori degli stranieri e il vantaggio elettorale va ai partiti che promettono di cacciarli gli stranieri.

Dai sondaggi sappiamo dunque che non sono soli quelli dei social che fanno di Luca Traini addirittura un eroe e un esempio. I razzisti da social network sono pesci che ormai nuotano in un vasto mare di solidarietà e comprensione per chi promette di liberare il paese dagli stranieri.

Si aggiunge, per un così dire politicamente corretto, stranieri molesti. E di stranieri molesti ce ne sono eccome. Non i seicentomila della propaganda e neanche, tanto meno, i milioni dell’immaginazione esaltata. Ma ce ne sono a decine di migliaia che spacciano, rubano, vivono di reati. E ce ne sono a decine di migliaia che non sono delinquenti ma vivono di piccoli grandi racket, a partire da quello della questua organizzata.

Ma di questi distinguo ormai molta brava gente italiana non sa che farsene. Nel suo piccolo l’avvocato di Luca Traini conferma i sondaggi elettorali e si lascia andare ad una immagine: “Quando metti altre formiche in un formicaio è questo quel che succede”. Nel suo piccolo l’intelligente avvocato ci dice che anche qui, anche da noi…Quando un terrorista impugna l’arma e tenta di eliminare gli impuri, gli infedeli, i malvagi, gli immondi del mondo, allora sempre una parte della gente, del suo popolo vede, pensa e giudica il terrorista come un soldato, un suo soldato. Anche qui, anche da noi. Parola di sondaggi…e di avvocato.

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