Sondaggio Ipr-Marketing: Berlusconi ai minimi storici, il Pd guadagna col Terzo Polo

Silvio Berlusconi

Pdl e Silvio Berlusconi ai minimi storici per gradimento. Un centrosinistra che, seppur in ripresa, non riuscirebbe comunque a battere il centrodestra alle elezioni. E un Pd che prenderebbe più voti se si allea con il Terzo polo piuttosto che con Di Pietro o Vendola. Questi i risultati di dicembre del sondaggio che Ipr-Marketing conduce ogni mese per Repubblica.it.

Crollo della fiducia per l’esecutivo, dicevamo: -3% rispetto a novembre per tutto il governo, un premier in discesa libera, al suo minimo storico (35%, lo stesso di novembre) e un risultato catastrofico per tutti i ministri, tranne Alfano, presi singolarmente.

Se il governo non se la passa bene, il centrosinistra non può certo cantare vittoria. Dalle stime sulle intenzioni di voto, infatti, si capisce che a vincere ipotetiche elezioni sarebbe comunque il centrodestra, seppur con una soglia bassissima. Scrive Repubblica: “Una differenza statistica del 3 o 4% che potrebbe essere facilmente ribaltata alla Camera e che al Senato potrebbe impedire a tutte le coalizioni di raggiungere la soglia di 161 senatori che permette la governabilità. E circa il 36% è indeciso su come e ‘se” dare a qualcuno la sua fiducia“.

Non solo. Secondo Ipr la sconfitta del centrosinistra ci sarà sia che si presenti alle urne un “nuovo Ulivo” (il Pd alleato alle altre forze di sinistra, con il Terzo Polo che corre da solo), sia che il Pd corra alleato con il neonato Polo della Nazione. La coalizione di centro-sinistra otterrebbe il 39,5% dei voti, tre punti in meno del 42,5 del centrodestra; mentre una alleanza Pd-Terzo Polo otterrebbe il 39% dei consensi, 4 punti in meno del 43% del centrodestra. Il Pd, però, secondo la rilevazione, avrebbe tutto da guadagnare da un’alleanza con i centristi.

Prenderebbe infatti meno voti se si presentasse in una coalizione di centrosinistra: il 25,5% contro il 26,5 che raggiungerebbe in una alleanza elettorale con il Terzo polo. In questo secondo caso il Pd recupera elettori moderati, mentre entrano in sofferenza i due partiti principali di centro: Udc e Fli perdono 0,5 punti, arrivando a 6 e 4%.

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