Sondaggio Emg-La7: centrosinistra 35,8%, centrodestra 33%, M5s 21,7%

Sondaggio Emg-La7
Il premier Enrico Letta

ROMA – Centrosinistra lievemente in calo (-0,7%) ma ancora in vantaggio con il 35,8%, centrodestra al 33% (-0,1%). Guadagna ben l’1,3% il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che arriva al 21,7%. Queste le attuali intenzioni di voto alla Camera, secondo il sondaggio elaborato da Emg per il TgLa7 condotto da Enrico Mentana.

Le rilevazioni indicano che nella coalizione di centrodestra, il Pdl-Forza Italia sarebbe in leggero recupero e andrebbe al 23,9% (+0,2%), la Lega Nord-Lista Lavoro e Libertà sarebbe al 4% (-0,2%), Fratelli D’Italia avrebbe il 2,3% (-0,2%) e la Destra resterebbe stabile all’1,2%. Altri partiti di centrodestra (Grande Sud, Mpa, Intesa Popolare, Mir, Pensionati, Liberi per l’Italia Equa) raggiungerebbero l’1,6% (+0,1%).

Nella coalizione di centrosinistra, invece il Pd perde lo 0,7% scendendo al 29,8%, Sel è al 4,2% (-0,2%), il Psi stabile allo 0,8% e altri partiti (Centro democratico e Svp) totalizzerebbero l’1% (+0,2). Cala ancora di 1 punto la fiducia nel premier Enrico Letta che si attesta al 31%.

Al centro, Scelta civica per l’Italia scenderebbe al 2,6% (-0,4%) mentre l’Udc crescerebbe al 2,2% (?,1%). Nel suo complesso la coalizione raccoglierebbe il 4,8% (-0,3%).

Infine, tutti gli altri partiti, tra cui Rifondazione comunista (1%), l’Idv (0,8%), Verdi (0,6%), Fare-Fid (0,6%), Fli (0,4%) e altri ancora (1,3%) avrebbero il 4,7% (-0,2%).

L’astensione ancora in aumento al 33,2%, le schede bianche sarebbero all’1,9% e gli indecisi al 14,5%.

Il sondaggio testa anche l’opinione degli italiani in merito al compito che dovrebbe svolgere il Governo Letta. Secondo la maggioranza degli intervistati, ovvero il 27,2%, l’esecutivo dovrebbe fare le riforme essenziali per poi andare al voto nel 2015 subito dopo il semestre Europeo; per il 24,1% invece il Governo dovrebbe fare subito la riforma elettorale per andare immediatamente alle urne; per il 16,5% invece le larghe intese devono proseguire fino alla fine della legislatura, mentre il 5,8% ritiene che bisognerebbe andare a votare subito anche con questa legge elettorale. Il 26,4% non indica.

 

 

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