ROMA, 2 NOV – Matteo Renzi fa paura al Partito democratico: secondo il sondaggio mensile commissionato dal Pd a Ipsos ( l’istituto di ricerca guidato da Nando Pagnoncelli) e citato da Libero, il sindaco di Firenze è in vetta alla classifica della fiducia riscossa dai leader italiani, sia di centrodestra sia di centrosinistra.
Dal sondaggio effettuato lo scorso settembre – e quindi ben prima del Big Bang alla stazione Leopolda di Firenze – Renzi risulta avere il 58 per cento del gradimento dei 5mila intervistati. Prima di lui c’è solo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con l’85 per cento dei favori.
Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti è solo all’ottavo posto, con il 48 per cento delle preferenze, mentre il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è solo al tredicesimo posto con il 42 per cento, preceduto dal leader di Sel Nichi Vendola al dodicesimo posto con il 43 per cento.
Pari merito per il presidente pd Rosy Bindi e il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, entrambi al sedicesimo posto con il 38 per cento.
Ma Bersani, Vendola, Di Pietro e Bindi sono superati nel gradimento dal ministro dell’Economia del Popolo delle Libertà Giulio Tremonti, al nono posto con il 47 per cento delle preferenze.
Nel dettaglio, le risposte alle domande sul gradimento e sulla notorietà o meno, Renzi ha il 36 per cento di giudizi positivi, il 26 per cento di giudizi negativi e ben il 38 per cento di persone che non lo conoscono. Bersani ha il 40 per cento di giudizi positivi, il 55 per cento di giudizi negativi e solo il 5 per cento di intervistati dice di non conoscerlo. Vendola ha il 40 per cento di giudizi positivi, 52 per cento di giudizi negativi, e solo l8 per cento di intervistati non lo conosce.
Ma le differenze maggiori si riscontrano quando tutti gli intervistati conoscono tutti i politici, dove, appunto, Renzi sbaraglia tutti, superato solo da Napolitano.
Ultima notizia negativa per i dirigenti del Pd, e commissionari del sondaggio, viene dal gradimento dello stresso partito. l trend è negativo, con una perdita, da luglio ad oggi, di ben due punti percentuale, dal 28,7 per cento al 26,7. Resta comunque al di sopra del Pdl, con un 26,3 per cento rispetto al 26,8 di luglio. Ma alla domanda “chi vincerà le prossime elezioni?” Pd-Idv incassano il 75 per cento, in calo rispetto al 79 per cento di luglio. In controtendenza Pdl e Lega: a luglio erano al 61 per cento, ora sono al 64 per cento.
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