Settemila euro? Troppo pochi. Nessuno vuol fare il sottosegretario

Pubblicato il 25 Novembre 2011 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

Lorenzo Ornaghi (foto LaPresse)

ROMA – Settemila euro netti al mese? Troppo pochi. La pensano così, secondo quanto scrive il Giornale, alcuni politici a cui sarebbe stata ventilata la proposta di diventare sottosegretari.

Lo stipendio che percepirebbero sarebbe di 10.697,13 euro lordi al mese per dodici mensilità, più uno stipendio di 3.112,00 euro lordi al mese per tredici mensilità, per un totale annuo di 168.821,56. Al netto, quindi settemila al mese.

Un giovane ex alto dirigente dello Stato, a cui era stato offerto un posto chiave al ministero del Lavoro o alla Funzione pubblica secondo il Giornale avrebbe rifiutato dicendo di guadagnare “molto di più nel privato”.

Una risposta uguale è arrivata anche dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera. Si “sacrificherebbe” invece per la buona causa il giovane Marco Simeon, oggi responsabile delle relazioni istituzionali Rai, apprezzato dal cardinale Tarcisio Bertone: sarebbe infatti disposto ad accettare la poltrona dei Beni Culturali al fianco di un altro politico vicino alla Cei, il neo-ministro Lorenzo Ornaghi.