Spending review: 100 miliardi di spesa pubblica tagliati subito

Pubblicato il 27 Maggio 2012 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I primi tagli alla spesa pubblica potrebbero essere di 100 miliardi: a tanto ammonterebbe la spending review annunciata dal ministro per i Rapporti per il Parlamento, Piero Giarda: si tratta, ha spiegato, di spesa pubblica ”potenzialmente aggredibile nel breve periodo”, mentre è di 300 miliardi quella che richiede un intervento al lungo periodo. Giarda è intervenuto a Radio Vaticana.

Giarda ha spiegato che la ricerca di ”risparmi e tagli agli sprechi riguarda l’intero settore pubblico dallo Stato al più piccolo dei comuni” poiché ”l’intero paese non si è ancora adattato alle nuove condizioni economiche. Non ci sono posti o sezioni – ha sottolineato – in cui ci siano sprechi maggiori”.

Giarda ha quindi detto che ”alcuni interventi si possono fare subito” con una spesa di 100 miliardi ”potenzialmente aggredibile nel breve periodo” che riguarda ”lo Stato, gli enti previdenziali, le regioni e gli enti locali” mentre ulteriori interventi per complessivi 300 miliardi derivano da un lavoro ”a lungo periodo”. ”Noi ci stiamo dedicando un po’ a l’uno e un po’ all’altro”.

Il titolare dei Rapporti con il Parlamento ha precisato che il lavoro di revisione della spesa pubblica non sta incontrando ”resistenze” da parte dei ministri di spesa che anzi stanno preparando “dei progetti di ristrutturazione delle loro attività”.

Per spiegare la revisione della spesa pubblica Giarda ha paragonato il bilancio dello Stato a quello di una famiglia che, dopo la nascita di un nuovo bambino deve ”riguardare ai vizi accumulati nel passato”. ”Dobbiamo riconsiderare se le nostre abitudini del passato sono ancora compatibili con la nuova situazione economica”.

Questo si traduce in un ”taglio degli sprechi”, nella ”correzione delle inefficienze” nonché nella rinuncia ”a interventi che non si possono piu’ affrontare per le mutate condizioni. Dobbiamo rinunciare ad acquisti e spese che prima facevamo, quando avevamo piu’ soldi”.

L’obiettivo e’ quello di ridurre le tasse dei cittadini e di ”emettere qualche titolo di debito in meno”. Rispetto al passato pero’, ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, non ci sono resistenze da parte dei titolari dei dicasteri di spesa. ”Tutto il Governo – ha affermato – e’ pienamente convinto che bisogna intervenire” ed anzi, dopo la circolare di Monti di inizio maggio, ”i ministri stanno preparando dei progetti di ristrutturazione delle loro attivita”’ in modo da ridurre la spesa”. Giarda ritiene che le resistenze arriveranno ”quando questi progetti si tradurranno in iniziative legislative per la riduzione degli stanziamenti”.