Province con sedi di lusso, lampadari da 9 mila euro, spot tv da 200 mila, tavolo riunioni da 13 mila: sono alcuni dei conti made in Padania del Carroccio, citati da Renato Pezzini sul Messaggero. Le spese “pazze” degli uomini della Lega Nord partono proprio da locali e complementi d’arredo per poi arrivare fino agli stipendi gonfiati.
Se per un lampadario la Provincia di Venezia di Francesca Zaccariotto ha tirato fuori esattamente 9.240 euro di soldi pubblici, a Treviso per la nuova sede a fine anni ’90 l’allora presidente Luca Zaia decise di mettere su una nuova sede, inaugurata lo scorso anno, del valore di 80 milioni di euro con mobili da 500 milioni di euro. Per promuovere le sue attività la Provincia ha programmato uno spot nelle televisioni locali per ben 200 mila euro.
Per istituire la provincia di Monza, la “Lega sciupona” ha usato 50 milioni di euro. Cifre da capogiro anche per il film su Barbarossa, fortemente voluto dal Senatùr Umberto Bossi, costato 30 milioni di euro anche se poi gli incassi non lo hanno premiato: ha fatto meno di un milione.
Un capitolo a parte è quello degli stipendi annui: gli assessori provinciali di Venezia si sono aggiudicati ben 43 mila euro l’anno, mentre le giunte leghiste dei Comuni di San Donà di Piave, Cornuda, Asolo, Bussolengo hanno aumentato le retribuzioni dal 10 per cento in più fino al doppio. Tutto il denaro utilizzato dalle amministrazioni lumbard, ricorda il Messaggero, è rigorosamente pubblico.
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