Stadio Roma sì o no? M5S si spacca, si va verso lo stop

ROMA – Sulla questione stadio il Movimento 5 stelle si spacca. Per questo la sindaca Virginia Raggi è stata costretta a disdire il previsto incontro pomeridiano con il dg giallorosso Mauro Baldissoni e con il costruttore Luca Parnasi, proponenti del progetto a Tor di Valle, rinviando tutto a venerdì. In un primo momento Virginia Raggi avrebbe voluto disdire anche l’incontro tra i consiglieri grillini e Beppe Grillo, in questi giorni a Roma, salvo poi tornare sui suoi passi dopo le proteste sollevate da più parti.

Così l’incontro si farà, quello tra Grillo e i consiglieri comunali del Movimento. E lì la maggioranza compatta comunicherà a Beppe Grillo lo stop allo stadio della Roma. Come conferma il capogruppo M5S Paolo Ferrara: Roma “Quella fra di noi non la chiamerei divisione, ma differenza di opinione, e comunque è stata superata molto rapidamente. Il gruppo è unito e prenderà una decisione in modo compatto”.  “Noi abbiamo sempre detto di voler fare uno stadio nel rispetto della legge, se nell’ambito di queste valutazioni si troveranno i requisiti per poterlo fare lo faremo. Prenderemo presto una decisione”. Fermo restando che i tempi “non sono dettati da noi ma dalla conferenza dei servizi che si chiude il 28 febbraio, quindi bisognerà essere rapidi”.

Sulle barricate le opposizioni. “Da mesi si parla della vicenda stadio, ma la sindaca Raggi ancora non ha detto se lo vuole fare o no. L’unico dato certo, al momento, è il parere negativo che il comune di Roma ha inviato alla conferenza dei servizi che si chiuderà il 3 marzo”, tuona la capogruppo del Pd Michela Di Biase. “Al di là delle sortite ridicole e qualunquiste di Grillo, nulla sappiamo su come il Comune intende procedere.  Nei giorni scorsi siamo giunti a conoscenza di un vincolo apposto dalla Soprintendenza sull’ippodromo Tor di Valle: potrei esprimermi sulla tempestività di un vincolo che viene apposto dopo due anni e mai prima di allora era stato avanzata alcuna questione al proposito. Potrei aggiungere, da amante e fruitrice del nostro straordinario patrimonio, che sarebbero altri i beni da sottoporre a tutela. Potrei, ma non spetta a me il giudizio su l’operato di un organo terzo. Posso solo augurarmi che attraverso le vie amministrative o giurisdizionali previste dalla legge, quel parere possa essere rivisto e superato”.

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