BARI – Una “staffetta generazionale” tra anziani e giovani nella pubblica amministrazione. La proposta del ministro Marianna Madia non piace però a un altro membro del governo, Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione.
“Non amo il collegamento tra chi va a casa e chi entra, un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani. Per me è necessaria una alternanza costante”, ha detto Giannini.
Il ministro della pubblica amministrazione aveva parlato di un sistema di prepensionamenti:
”Va avviato un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e più in generale dei dipendenti vicini alla pensione, per favorire l’ingresso dei giovani. Se in un posto mando in pensione leggermente anticipata 3 dirigenti, non devo per forza sostituirli, magari basta prendere un funzionario. Con questa staffetta generazionale riduco, svecchio e risparmio”.
”Partiremo con la riforma della dirigenza, tra fine aprile e inizio maggio. Non abbiamo ancora deciso lo strumento ma i contenuti sono chiari. In Italia ci sono troppi dirigenti, troppo anziani, che non ruotano e per i quali si è formata una giungla retributiva che non risponde né a criteri meritocratici né a elementi oggettivi”, dice Madia.
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