Statuto Veneto impugnato, Pdl: "Marceremo su Roma"

VENEZIA – ''Siamo pronti a marciare su Roma. Questa impugnazione e' una sberla per tutti i veneti, l'ennesima prevaricazione. Dobbiamo reagire con forza e determinazione tutti insieme. Ricordiamo che questo Statuto e' arrivato dopo dieci anni di confronto ed e' stato votato all'unanimita', fatto che non ha avuto precedenti in Italia''. Cosi' Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto, commentano la notizia dell'impugnazione da parte del Governo del nuovo Statuto regionale del Veneto nella parte dedicata all'autonomia finanziaria, il IV comma dell'articolo 30.

''Spiace constatare -affermano- che questo Governo, sostenuto da un fronte ampio e trasversale, non abbia sollevato nessuna obiezione di fronte alle critiche di uno dei suoi viceministri. In questo modo l'Esecutivo Monti si sta dimostrando lontano dal Veneto e dalle sue legittime aspettative. Legittime perche' l'articolo impugnato e' la fotocopia di principi contenuti nei decreti sul federalismo. Quella di oggi per il Veneto e' una giornata triste perche' racconta l'ennesima sopraffazione da parte di Roma, percepita sempre piu' lontana e distante. Bloccare lo Statuto davanti al giudice costituzionale significa bloccare per lungo tempo quella stagione di riforme e di interventi che il Veneto stava studiando da anni''.

Da qui l'appello del gruppo regionale del Pdl: ''Chiediamo alle forze politiche che a Venezia hanno sostenuto lo Statuto di farsi sentire nei palazzi romani, altrimenti il Governo dei professori si prepari a un'ondata di malcontento senza precedenti''.

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