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Stefano Esposito: “L’autista che si azzarda a fare scioperetti lo asfalto!”

di Daniela Lauria |31 Luglio 2015 14:44

Il selfie di Stefano Esposito e Christian Rosso

ROMA – “Se un macchinista si azzarda a fare scioperetti selvaggi io giuro che lo asfalto!” Così Stefano Esposito, senatore Pd e nuovo assessore ai Trasporti della giunta Marino, fa il suo debutto sui mezzi dell’Atac a Roma. L’appuntamento con Fabrizio Roncone del Corriere della Sera è alla fermata del 30 in Corso Rinascimento. Poco prima aveva incontrato nei suoi uffici a Palazzo Madama Christian Rosso, l’autista ribelle sospeso per aver pubblicato su YouTube un video-denuncia sui disservizi dell’Atac.

Su quest’ultimo, intervistato anche dal quotidiano la Repubblica, Esposito spiega: “Io sto cercando di ristabilire un clima di dialogo e responsabilità, per questo ho chiamato e voluto incontrare Rosso. Ma comunque le parole di Marino non erano riferite a me. Io sono tutto tranne che un marchettaro, una categoria che non mi appartiene, tant’è che ho pagato un prezzo altissimo nella mia attività politica”. “Dopo la lettera di scuse che Rosso ha scritto su mio suggerimento, il capo del personale lo convocherà e si andrà verso una sanzione giusta”, assicura. “Tre giorni di stop penso siano più che sufficienti. Non ha mica ucciso nessuno. E poi non ha nemmeno detto cose sbagliatissime”.

Sui disagi, “penso che ci siano tante concause. Certamente c’è una parte del sindacato – come dimostra lo sciopero convocato per il 7 agosto dall’Usb – che rema contro l’azienda e contro i romani. E sia chiaro che quei sindacati che fanno carne da macello degli utenti resteranno fuori da ogni accordo. Li costringeremo a chiedere scusa”.

Al Corriere della Sera, l’assessore spiega comunque di voler fare “un patto serio” con i sindacati e con l’azienda. “Ridiamo dignità ai nostri clienti, cioè i cittadini romani, e orgoglio ai dipendenti. E se il patto viene accettato e tiene, allora, se un macchinista si azzarda a rifare quello che hanno fatto, cioè a fermare il convoglio con qualche scioperetto selvaggio, io quel macchinista giuro che lo asfalto!”.

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