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Stipendi, cosa cambia con la riforma dell’Irpef: gli scaglioni fiscali diventano tre

La riforma dell’Irpef su cui sta lavorando il Governo prevede il taglio degli scaglioni fiscali da quattro a tre. Ad essere accorpati saranno i due scaglioni più bassi. L’esecutivo sta accelerando per fare in modo che i benefici arrivino nelle buste paga già a gennaio.  

Stipendi, cosa cambia con la riforma dell’Irpef

Fino a 28 mila euro di reddito si pagherà il 23 per cento di tassa. Rimarranno invece fermi, almeno per ora, gli altri due scaglioni: quello del 35 per cento e quello del 43 per cento. Il beneficio massimo di questa operazione sarà di 260 euro l’anno. Beneficio che però sarà azzerato se si superano i 50 mila euro di reddito. 

Per chi ha infatti redditi che superano i 50mila euro verrà introdotta una franchigia da 260 euro entro la quale non spetta alcuna detrazione. Da questo “taglio” saranno risparmiate soltanto le spese sanitarie, i costi sostenuti per sottoscrivere polizze anti-calamità, le erogazioni liberali a favore di onlus, iniziative umanitarie, religiose o laiche, dei partiti politici e degli enti del terzo settore.  

 

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