Stop alle pensioni di anzianità, aumento dell'Iva: Manovra al Senato da martedì

ROMA – Stretta sulle pensioni di anzianita’, anticipo per l’innalzamento dell’eta’ pensionabile delle donne, dismissioni di una quota del patrimonio statale, ritocco di un punto per tutte le aliquote Iva ma anche una nuova operazione di rimpatrio dei capitali. E’ lunga la lista delle ipotesi sulle quali la maggioranza sta lavorando per reperire nuove risorse.

Martedi’ la manovra approdera’ alla Commissione Bilancio del Senato ma gia’ le ipotesi di modifica si accavallano l’una sull’altra. Gli obiettivi principali sono quelli di andare incontro agli enti locali e di alleggerire il contributo di solidarieta’ per i contribuenti con figli a carico. Intanto la Cgia di Mestre calcola che in 15 anni la tassazione a livello locale e’ aumentata del 138% e con la nuova manovra estiva si rischiano ulteriori aumenti. La segreteria della Cgil ha invece inviato una lettera aperta a Cisl e Uil con l’obiettivo di ”costruire una proposta ed un’iniziativa comune” riguardo alla manovra.

Sulle pensioni il fronte favorevole alla stretta e’ sempre piu’ ampio nella maggioranza e il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, fa presente, rivolgendosi direttamente alla Lega, che ”l’eventuale diminuzione dei tagli sugli enti locali deve essere per forza accompagnata e bilanciata da un intervento strutturale sulle pensioni”. Dello stesso parere anche altri esponenti della maggioranza, dal governatore della Lombardia Roberto Formigoni al ministro dell’Agricoltura Saverio Romano.

L’ex ministro Claudio Scajola torna invece a porre l’attenzione sull’Iva, il cui aumento, se pur graduale, e’ comunque gia’ previsto dalla delega fiscale.

”Se aumentassimo di un punto l’Iva, lasciandola pero’ invariata sui beni di prima necessita’, potremmo guadagnare – calcola Scajola – 5-6 miliardi l’anno e questo renderebbe piu’ giusta la manovra”. Le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori definiscono l’ipotesi ”una follia”, perche’ ridurrebbe potere d’acquisto e consumi.

Per quanto riguarda il potere d’acquisto delle famiglie resta, nel grande ‘cantiere’ della manovra, la proposta della Lega di anticipare il tfr per rendere le buste paga piu’ pesanti. C’e’ poi anche il grande tema dell’evasione fiscale: qui sono i cosiddetti ‘frondisti’ del Pdl a chiedere l’introduzione ”del contrasto di interessi: l’unico modo per far emergere le basi imponibili nascoste e’ introdurre – questa la proposta – un generalizzato contrasto di interessi, con la previsione della deducibilita’ totale o parziale delle spese sostenute, sul modello di quanto avviene oggi solo per i farmaci con il cosiddetto scontrino parlante”.

La Cgia lancia infine un allarme sulle tasse locali: dal 1995 al 2010 sono cresciute del 137,9%. ”I fortissimi tagli imposti dalle manovre correttive di luglio e di ferragosto rischiano di peggiorare la situazione – avvertono gli artigiani di Mestre – e nei prossimi anni alle autonomie locali non resteranno che due strade da percorrere: o tagliare i servizi erogati o aumentare le entrate locali. In entrambi i casi a rimetterci saranno comunque i cittadini e le imprese”.

Gestione cookie