Storace e le offese a Napolitano: atti alla Consulta

ROMA – Il procedimento penale che coinvolge il leader de La Destra, Francesco Storace, accusato di vilipendio del capo dello Stato, finisce all'esame della Corte Costituzionale. Il giudice Laura D'Alessandro, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto di Roma Pietro Saviotti, ha sollevato un conflitto di attribuzione.

La vicenda riguarda un attacco rivolto da Storace nel 2007 alla senatrice Rita Levi Montalcini. Il presidente Giorgio Napolitano intervenne a difesa del premio Nobel e venne a sua volta attaccato dal leader de La Destra, che defini' ''indegno'' il comportamento del capo dello Stato.

La Consulta dovra' esprimersi sulla decisione adottata il 18 febbraio del 2009 dal Senato che non concesse l'autorizzazione a processare Storace, ritenendo che le espressioni giudicate dal giudice penale offensive per il presidente Napolitano fossero state pronunciate da Storace nell'esercizio delle sue prerogative di parlamentare, come previsto dall'articolo 68 della Costituzione. Sollevando il conflitto di attribuzione il giudice ha chiesto alla Consulta di dichiarare ''che non spettava al Senato la valutazione della condotta addebitabile al senatore Storace, in quanto estranea alla previsione dell'art. 68 della Costituzione con conseguente annullamento della delibera del 12 febbraio 2009''.

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