Strage di Bologna: nei 30 anni dalla strage il Governo non ci sarà. Dal palco parlerà solo l’associazione vittime

2 agosto 1980: strage di Bologna

Nessun rappresentante del Governo parlerà quest’anno dal palco durante la commemorazione della strage di Bologna. E’ l’unica novità prevista per il trentesimo anniversario della bomba alla stazione: più volte invocato dai parenti delle vittime, il cambio di programma dovrebbe evitare gli abituali fischi al ministro di turno.

A confermarlo è stato il commissario di Bologna, Anna Maria Cancellieri, intervistato dall’emittente ‘Radiotau’: “L’unica differenza è che non ci saranno discorsi pubblici dal palco se non quello del rappresentante del comitato dei parenti”, ha spiegato aggiungendo che “tutti gli altri avverranno nella sala del consiglio comunale prima della partenza del corteo”.

La stessa Cancellieri parteciperà alla cerimonia, seguirà la manifestazione e salirà sul palco ma non parlerà. Saltato definitivamente anche il progetto di un momento comune di ricordo con le vittime di Ustica e della Uno Bianca: “Ho trovato un tavolo di lavoro, ma mi sono subito resa conto che era impossibile fare qualunque cosa”, ha chiarito la Cancellieri.

A mettersi di traverso soprattutto Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione delle vittime del 2 agosto. Per il commissario, quindi, “il momento unitario è già stato trovato al Quirinale, quando il Capo dello Stato ha ricordato tutte le vittime del terrorismo”.

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