Sviluppo, maxiemendamento: tolti fondi fas e tassa su tav

ROMA, 20 GIU – Otto norme soppresse, alcune delle quali volute dalla Lega e un paio concordate con le opposizioni, alcune correzioni formali e alcune cosiddette ''clausole di salvaguardia'': sono queste le 14 modifiche introdotte dal maxi-emendamento del governo alla versione del decreto sviluppo licenziata dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, che ha suscitato malumori proprio nella maggioranza. 7

Tra le misure cancellate figura quella concordata con il Pd, e proposta da Sergio D'Antoni, che prevedeva l'utilizzo dei Fondi Fas per concedere un maggior numero di crediti di imposta al Sud per le assunzioni. Per quanto riguarda invece il credito di imposta per gli investimenti, questo concordato con l'Udc (emendamento Ciccanti), viene aggiunta una ''clausola di salvaguardia'' che specifica che i crediti saranno concessi nei limiti degli stanziamenti esistenti.

Per quanto riguarda i distretti Turistici, introdotti al terzo articolo, viene precisato che essi saranno decisi dalle Regioni di intesa con il ministero dell'Economia. Allo stesso articolo sono stati eliminati sei commi aggiuntivi che riguardavano le modalita' per avere la patente nautica. E' stato poi soppresso l'obbligo per gli immobili privati, introdotto nel testo dalle Commissioni Finanze e Bilancio, di trascrivere eventuali vincoli di uso pubblico degli stessi immobili. Nell'articolo 7, riguardante le cosiddette ''ganasce fiscali'', cioe' le riscossioni coattive, e' stata eliminata una norma fortemente voluta dalla Lega. In essa si stabiliva che se il giudice tributario non avesse deciso sulla istanza di sospensione presentata dal contribuente entro 180 giorni, egli veniva sanzionato per illecito disciplinare e sanzionato con la rimozione dall'incarico in caso di recidiva; in piu' poteva essere chiamato in causa per danno erariale.

Per quanto riguarda poi il neo nato Ente nazionale per il microcredito, che nascerebbe dalla trasformazione del Comitato nazionale per il microcredito, sono cassate alcune norme che riguardavano la disciplina delle assunzioni del nuovo Ente.

Altro emendamento voluto dalla Lega, ma sostenuto anche dal Pdl, eliminato dal maxi-emendamento, riguarda la 'vexata quaestio' delle graduatorie dei docenti precari della scuola. L'emendamento Goisis-Pagano modificava i titoli per accedere alle graduatorie.

L'ultima norma su cui il governo ha fatto retromarcia con il maxi emendamento e' la tassa a carico dei concessionari dei Treni ad alta velocita' (Tav), per finanziare il servizio universale su rotaia.

Gestione cookie