Svuota carceri in vigore: ora la pena si sconta ai domiciliari

Pubblicato il 21 Febbraio 2012 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

Paola severino (LaPresse)

ROMA – Domiciliari per chi deve scontare una pena fino a 18 mesi. Possibilità di custodia cautelare presso la propria abitazione se non è stato disposto l’arresto per reati quali furto, rapina o scippo. Camere di sicurezza per i reati più gravi in alternativa alla detenzione in carcere su disposizione del pm. Addio agli ospedali psichiatrici giudiziari, le nuove strutture costeranno ben 180 milioni di euro, mentre le spese di funzionamento saranno di 77,7 milioni di euro l’anno. Queste le novità del decreto “svuota carceri” è entrato in vigore dal 21 febbraio.

Paola Severino, dopo l’approvazione del decreto alla Camera dei deputati con 385 sì, 105 no e 26 astenuti ha dichiarato: “Il decreto non è né un indulto mascherato, né una resa dello Stato alla delinquenza perché in ogni caso vi sarà un magistrato a valutare se la persona sia o meno meritevole di una modifica migliorativa del suo stato di limitazione della libertà”.

La legge garantisce a chi ha subito un’ingiusta detenzione il diritto ad una equa riparazione. Inoltre prevede la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari dal 1 febbraio 2013, ed entro il 31 marzo del prossimo anno. Una chiusura che però non comporterà il rilascio dei soggetti socialmente pericolosi, che saranno ricoverati in strutture idonee al ricevimento di cure adeguate per le loro malattie mentali. Il servizio Bilancio dello Stato ha stimato che serviranno 40 nuove strutture con un costo di 150 mila euro a posto letto per un totale di 180 milioni di euro ed una spesa di gestione di 77,7 milioni di euro l’anno.