Tagadà, Enrico Mentana: “Non posso mostrare i messaggini, ma M5s e Pd erano pronti al voto”

Tagadà, Enrico Mentana: "Non posso mostrare i messaggini, ma M5s e Pd erano pronti al voto"
Enrico Mentana a Tagadà

ROMA – “Non posso mostrare i messaggini, ma M5s e Pd erano pronti al voto”: a dirlo è Enrico Mentana, ospite di Tagadà su La7. 

Parlando della formazione del nuovo governo Conte, il direttore del Tg di La7 ha smentito che pentastellati e dem si fossero messi d’accordo per far fuori dall’esecutivo la Lega, come sostenuto da Matteo Salvini. 

“Non lo stavano preparando. Di Maio ancora il 10 mattina diceva: ‘Andiamo a votare’. Dalla mia effimera vacanza consulto via whatsapp i vari protagonisti, non posso mostrare i messaggini, ma è evidente che da parte M5s sono pronti ad andare al voto, dalla parte del Pd non ci pensano nemmeno a formare un governo. C’è persino Giachetti che dice io me ne vado dal partito”, ha spiegato Mentana.

Secondo lui i motivi che hanno spinto Pd e M5s a formare un nuovo governo insieme sono tre: un motivo di “alta politica”, ovvero “la possibilità di isolare la febbre Salvini e di metterlo fuori gioco”. Un motivo di “bassa politica”: “Se si va ad elezioni anticipate Renzi perde il numero che ha di parlamentari”. E c’è poi un terzo motivo: “Chi va al governo da qui al 2022 elegge il presidente della Repubblica. Il babau per il centrosinistra è che ci sia un presidente di centrodestra”.

Fonte: Tagadà 

 

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