ROMA – La portaerei Garibaldi potrebbe essere venduta, mentre i tanto discussi caccia F35 saranno dimezzati. I tagli alle forze armate da parte del governo Renzi entrano nel vivo. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è pronta a dimezzare il numero di F35 da 90 a 45, riducendo così la spesa da 12 a 6 miliardi di euro nell’arco di 132 anni, per un risparmio di mezzo miliardo l’anno. L’idea di vendere la portaerei sarebbe non del governo, ma di un gruppo di parlamentari Pd guidati dal deputato sardo Gian Piero Scanu.
Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera spiega:
“Tra le idee c’è anche la dismissione e la vendita della portaerei Garibaldi, affiancata nel 2009 dalla più moderna Cavour e adesso a Taranto per lavori di ammodernamento. La Garibaldi, prima portaerei italiana ad entrare in servizio dopo il divieto imposto dai trattati di pace, ha da poco superato i 30 anni, venne varata quando presidente del consiglio era Amintore Fanfani. Un simbolo al quale la Marina non rinuncerebbe certo a cuor leggero. La vendita non servirebbe tanto a far cassa, anche se qualche offerta informale sarebbe già arrivata. Ma eliminerebbe le cosiddette «ridondanze operative», cioè il sovrapporsi di mezzi che hanno funzione analoga, difficili da sostenere in tempo di spending review . Per la stessa ragione rischiano un taglio gli elicotteri per il soccorso in mare: una cinquantina di mezzi oggi divisi fra Marina militare, Guardia costiera e Vigili del fuoco”.
Il risparmio a cui punta il governo nei prossimi 15 anni è di 1 miliardo e 100 milioni di euro:
“Un progetto impegnativo nel quale, progressivamente, si faranno sentire anche gli effetti della riduzione del personale e della vendita delle caserme. Nell’immediato, però, è dagli armamenti che si può ricavare di più. Consapevole che le resistenze ci saranno, sui tagli ai militari il governo giocherà di sponda con il Parlamento”.
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