ROMA – Il decreto della Spending review varato dal governo Monti punta a tagliare le province, anzi a dimezzarle fino a farne rimanere solo 50, grazie a soppressioni e accorpamenti, Inoltre le 10 principali città diventeranno città metropolitane, facendo scomparire le relative province.
Secondo il testo le province verranno cambiate secondo due criteri: il primo è relativo alla popolazione e il secondo all’estensione. Entro 20 giorni il governo dovrà fissarli con una delibera del Consiglio dei ministri.
”Entro la fine dell’anno sarà completato il piano di accorpamenti” delle province. La definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del Consiglio dei Ministri. E’ quanto si legge nel comunicato del Cdm.
”All’accorpamento e riduzione – si sottolinea – si giunge attraverso una procedura che vede il ruolo attivo degli Enti territoriali. Il Governo trasmette al Consiglio delle autonomie locali, istituito in ogni regione, la propria deliberazione con i criteri. Successivamente, ogni Consiglio approva il piano di riduzione entro 40 giorni. I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e riduzione. Le province che ”restano in vita” avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilita’ (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade). In attuazione del decreto ”Salva Italia”, vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province”.
Con la spending review ”si delinea il processo che porterà alla soppressione e all’ accorpamento delle province esistenti entro la fine anno e che si fondera’ sulla dimensione territoriale e sulla popolazione che ciascuna provincia dovra’ avere. Questo processo potra’ portare presuntivamente ad un numero che si aggira intorno alle 50 province”. Lo ha annunciato il ministro Patroni Griffi.
Entro il primo gennaio 2014, inoltre, stabilisce la spending review, vengono istituite le Città metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative province. E’ quanto prevede il decreto sulla spending review.