Tangenti Boni, il pm chiederà la proroga delle indagini

MILANO – Tra pochi giorni la Procura di Milano inoltrera' al gip la richiesta di proroga delle indagini con al centro il giro di mazzette che vede accusato di corruzione il presidente del Consiglio Regionale, Davide Boni, poiche' sono quasi passati 6 mesi dall'iscrizione dell'esponente leghista nel registro degli indagati.

Inoltre, i pm sono intenzionati ad aprire un fascicolo per la fuga di notizie relativa a verbali pubblicati oggi, poiche' sostengono che la diffusione degli atti secretati abbia creato ''gravi danni all'inchiesta''.

Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il pm Paolo Filippini, nel giro di un paio di giorni, dovrebbero chiedere al gip di poter andare avanti ad indagare nei confronti di Boni e degli altri indagati. Dopo sei mesi dall'iscrizione nel registro degli indagati, infatti, e' necessaria la richiesta di proroga che deve essere valutata dal gip.

L'esponente leghista, infatti, che l'altro ieri ha ricevuto una informazione di garanzia ed e' stato oggetto di perquisizioni da parte della Gdf, sarebbe stato iscritto, da quanto si e' saputo, tra gli indagati a meta' settembre scorso. Al momento si sa che gli indagati in totale sono una ventina, tra cui una decina di politici e amministratori locali e una decina di imprenditori. Tra gli indagati, oltre a Boni, figurano il suo collaboratore Dario Ghezzi, l'architetto Michele Ugliola, gli imprenditori Luigi Zunino e Francesco Monastero, il cognato di Ugliola, Gilberto Leuci, l'ex consigliere provinciale della Lega, Marco Paoletti, l'ex sindaco di Cassano d'Adda, Edoardo Sala, il suo ex vice, Ambrogio Conforti.

Il procuratore aggiunto Robledo, inoltre, da quanto si e' saputo, aprira' un fascicolo sulla fuga di notizie relativa ad alcuni verbali di Ugliola che sono stati pubblicati oggi e su cui i pm avevano disposto la secretazione. Il pm Robledo ha parlato di ''gravi danni all'inchiesta''.

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