Tangenti Enac, il pm: “Pagamenti effettuati a politici e fondazioni”

ROMA – Secondo il pm che si occupa dell’inchiesta sugli appalti Enac, i pagamenti di Viscardo Paganelli per ottenere favori nelle gare “sono stati regolarmente eseguiti”. Lo scrive Lavinia Di Gianvito sul Corriere della Sera, citando le parole del pm Paolo Ielo.

Scrive Di Gianvito che “l’amministratore delegato della Rotkopf Aviation ha annotato le cifre versate ad alcuni politici e alle fondazioni Umbria Jazz e Italianieuropei, quest’ultima di Massimo D’Alema”. Questo non significa, però, per la Di Gianvito che i pagamenti siano stati “irregolari”: “Se si tratti di contributi regolari o di tangenti è ancora da verificare, ma il pm ritiene che, comunque, il denaro sia stato davvero consegnato”.

Questi fatti, spiega Di Gianvito, sono annotati nella richiesta di misure cautelari di personaggi coinvolti nell’inchiesta: “La richiesta – prosegue la giornalista – della procura documenta anche le «pressioni» sull’Enac per far ottenere alla Rotkpof il certificato di operatore aeronautico (Coa) e il certificato di operatore lavoro aereo (Cola), necessari per partecipare alla gara per le tratte da Firenze e Pisa all’isola d’Elba”.

A spendersi, sostiene Di Gianvito, “è Franco Pronzato, ex consulente di Pier Luigi Bersani al ministero dei Trasporti e, fino all’arresto, consigliere di amministrazione dell’Enac. «Il 19 aprile – scrive il pm – Riccardo Paganelli (figlio di Viscardo, ndr) si mette in contatto con Pronzato per rappresentare le problematiche sorte con l’ufficio diretto da Sebastiano Veccia per il rilascio del Cola e sul fatto che lo stesso non abbia voluto sostituire gli attuali funzionari preposti al controllo. Il 20 aprile Pronzato chiama Veccia e manifesta l’interesse per la questione Paganelli»”.

Ma il vero ostacolo, puntualizza Di Gianvito, “è un altro dirigente, Fabio Nicolai, «il quale non avrebbe intenzione di firmare la licenza di esercizio per il lavoro aereo». L’ex consulente di Bersani assicura a Paganelli «che, se necessario, si attiverà direttamente con il direttore generale» Alessio Quaranta, cosa che avviene il 26 aprile. Quel giorno Pronzato telefona al manager «per rappresentare la situazione che si è venuta a creare in seno all’Enac nei confronti di Paganelli, alla luce della posizione tenuta dal Nicolai». Alla fine, l’ex consigliere di amministrazione è in grado di riferire all’imprenditore «della telefonata di Nicolai e delle assicurazioni dallo stesso ricevute circa la risoluzione delle problematiche»”.

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