ROMA – Più soldi per tagliare il cuneo fiscale, una Tasi in versione extra light forse persino abolita, soldi per gli esodati e la cancellazione del Patto di Stabilità per i piccoli comuni. Il Pdl, scrive l’agenzia Public Policy, si presenta combattivo e pronto a cambiare in modo profondo in Aula la Legge di Stabilità. Per trovare i soldi, invece, si stringerà il controllo sulle Regioni. Sempre che il disegno del Pdl abbia futuro in Aula.
Scrive Public Policy:
Tasi extra light, ipotizzandone anche l’abolizione; tagli più pesanti al cuneo fiscale, concentrando le risorse sui redditi di produttività; ridurre l’Irap su una platea più ampia di lavoratori; più risorse per gli esodati; eliminazione l’obbligo del patto di stabilità interno per i Comuni sotto i 5 mila abitanti, trovando le risorse appesantendo quello delle Regioni; intervenire sui costi fissi della sanità.
Queste, a quanto si apprende, le principali modifiche che il Pdl si appresta a proporre sul ddl Stabilità. Se il Pd sulla Tasi punta a obbligare i Comuni ad adottare le stesse detrazioni previste per l’Imu (franchigia per prima casa e per figli a carico), i ‘falchi’ del Pdl contestano la tassa stessa ed sono pronti con i propri emendamenti anche a chiederne l’abolizione. Sul cuneo fiscale potrebbe invece trovarsi la quadra concentrando le risorse, come chiederà il Pdl, sui redditi di produttività.
Ma nell’intenzione del Pdl c’è l’idea di aumentare il totale dei fondi destinati al taglio del cuneo fiscale. Come? Stringendo i cordoni della borsa delle Regioni. Spiega ancora Public Policy:
I berluscones però, si apprende, chiederanno anche un aumento delle risorse da destinare al taglio complessivo del cuneo, così che a ogni lavoratore possano entrare più soldi in busta paga ogni mese. Per quanto riguarda il patto di stabilità interno dei Comuni, il Pdl proporrà di eliminarlo per i Comuni inferiori ai 5 mila abitanti, come era previsto fino al 2012. Un’ipotesi di copertura, al vaglio degli uffici legislativi, è renderlo un po’ più stringente per le Regioni.