Una buona tazza di tè: Hitchens, sul Corriere, pausa tra stragi e Berlusconi

Pubblicato il 6 Gennaio 2011 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA

Forse Lina Sotis, giornalista del Corriere e vestale del bon ton, avrebbe certamente fatto di meglio. Il pezzo di Hitchens è per metà scopiazzato da un vintage George Orwell (pubblicato nel 1946 sul quotidiano della sera Evening Standard). Nell’altra metà riferisce, giustamente scandalizzato le rivelazioni di Yoko Ono su come John Lennon preparava il té, cosa che, venendo Lennon da Liverpool, che è come dire Savona, e facendo di mestiere il musicista e non lo chef, non è da prendere come parola divina.

Il dibattito tra Yoko Ono, Lennon e la zia di Livcrpool su come si fa il te verte tutto sul dubbio, capace di stravolgere un’esistenza, se per fare il té l’acqua debba essere versata prima o dop la bustina.Lennon diceva alla moglie: «Yoko, prima si mette la bustina, poi si versa l’acqua bollente» ma una sera, lui le disse che una sua zia l’aveva sconfessato. L’acqua andava versata nella tazza prima di aggiungere la bustina. «Ma allora, abbiamo sempre sbagliato?» gli chiese Yoko. «Eh già» , aveva risposto il nostro eroe, scrive Hitchens, voltando le spalle a oltre un secolo di solida tradizione di Liverpool.

E aggiunge: “Non voglio nemmeno pensare ai disastri che una simile dichiarazione potrebbe provocare”, per poi lanciarsi in una polemica contro il caffè e il tè che lui beve negli Usa, dove ora vive.

Dove batta il cuore di Hitchens, e non possiamo non essere d’accordo con lui, lo si capisce un po’ più avanti: “Immaginiamo che il tè […] vi venga servito senza la bustina (come si faceva una volta, e si può fare ancora se acquistate una confezione di tè in foglia). In questo caso, vi passerebbe mai per la mente di versare l’acqua bollente nella tazza, lasciarla svaporare per un po’, per poi gettarci dentro […] le foglie di tè? Non credo proprio. Provate a farlo, una volta sola, e non ripeterete più l’esperimento, anche se avete un buon colino sotto mano. Il tè è una foglia essiccata e solo l’infusione le permette di rilasciare tutto il suo aroma e le sue virtù. Per fare un’infusione, per definizione, ci vuole acqua bollente. Se afferrate questo concetto, siete già a buon punto”.

Esortazione finale: provate anche voi, “con il tè in foglia e un colino, se avete la pazienza”.