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Terremoto L’Aquila, Cialente si dimette da vicecommissario: “Troppo caos per la ricostruzione”

di Alberto Francavilla |22 Settembre 2010 13:00

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si è dimesso da vice commissario vicario alla ricostruzione post terremoto, con delega all’assistenza alla popolazione.

Le dimissioni sono contenute in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e al commissario delegato alla Ricostruzione, Gianni Chiodi.

La decisione, ha spiegato Cialente, ”è dettata dal fatto che, in seguito alla nomina del nuovo vice commissario (Antonio Cicchetti), vedo un preoccupante accentuarsi dello stato di confusione, peraltro ripetutamente da me segnalato, e difficoltà nella governance di gestione dell’emergenza e del processo di ricostruzione”.

”Ritengo – spiega Cialente nella lettera – che la nomina di un ulteriore vice commissario, senza porre un problema sulla persona, sia un appesantimento della struttura, di cui si è rivelata l’indeterminatezza dei ruoli, con le conseguenti difficoltà di gestione. Questa circostanza pone una serie di problemi funzionali che renderanno inevitabilmente ancora più difficile il percorso che ci attende. Pertanto, al fine di favorire un’auspicabile, maggiore chiarezza su compiti e funzioni in una preoccupante commistione di ruoli politico-istituzionali e tecnici, ritengo che il mio gesto possa essere utile nell’interesse della città dell’Aquila, dei Comuni del cratere e della stessa struttura commissariale”.

Cialente aggiunge: ”Io sono il sindaco eletto dai cittadini e sento il dovere e la responsabilità di onorare fino in fondo il mandato che mi è stato assegnato. E’ per il loro esclusivo interesse che devo lavorare, tanto più nel momento più drammatico della storia del capoluogo d’Abruzzo. E’ con loro che dovrà affrontare le battaglie e le sfide che ci attendono, guidando un processo difficile e affrontando un percorso che e’ ancora tutto in salita”.

”E’ questo il mio compito – ha affermato inoltre il sindaco – ed è questo il mio ruolo, poiché io sono espressione della volontà dei cittadini e non di logiche di palazzo. Per queste ragioni, come Sindaco dell’Aquila – conclude la letetra di Cialente – lavorerò alla ricostruzione e, nel contempo, assicurerò tutta la mia collaborazione e tutta l’esperienza da me maturata in questi terribili mesi, con immutata lealtà e amicizia”.

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