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Pisanu molla il Pdl e Casini molla Fini? Prove per un nuovo Terzo Polo

di Alessandro Avico |19 Aprile 2012 18:30

Beppe Pisanu e Gianfranco Fini (Lapresse)

ROMA – Pier Ferdinando Casini che azzera i vertici Dell’Udc. Beppe Pisanu che guida la fronda del Pdl e pronto a creare una nuova forza di centro. Gianfranco Fini che potrebbe rimanere solo, scansato dalla nuova coalizione centrista che avanza. Sono ufficialmente cominciate le prove tecniche per un nuovo Terzo Polo, una nuova forza politica che potrebbe chiamarsi Partito della Nazione. Ad aprire la giornata delle “grandi manovre”, è stato proprio Pisanu che insieme a una trentina di senatori ha di fatto presentato un documento programmatico per chiedere di andare oltre il Pdl e di avviare la costruzione di una nuova formazione moderata che possa “ricalcare” l’esperimento della “strana maggioranza” che sostiene attualmente Mario Monti.

L’idea di Pisanu e dei trenta senatori sarebbe quella di creare un nuovo partito che sostenga Mario Monti e che abbia “persone del grande centro”, a partire dal Terzo Polo di Casini e Francesco Rutelli. I firmatari sottolineano l’importanza di questo documento definendolo di “grande respiro politico, un colpo di reni per uscire da una situazione di tensione interna, in modo da tendere verso una prospettiva più ampia che comporti un’alleanza moderata con Udc e Terzo Polo”.

“Guardando e ascoltando al di là del Pdl, noi avvertiamo che molti liberaldemocratici, oggi diversamente collocati nelle istituzioni e nella società civile, sono disposti ad unire le loro forze e ad avanzare, tutti insieme, una nuova proposta politica”, è questa la premessa politica del documento di Pisanu.

E il presidente della Camera Gianfranco Fini non ha atteso molto per commentare il documento della fronda del Pdl. “Merita attenzione perché pone con lucidità questioni reali e auspica una possibile evoluzione positiva del sistema politico. Vedremo come sarà accolto dal Pdl cui appartengono tutti i senatori firmatari”, ha dichiarato il leader di Fli.  Ma, come scrive Libero, in questo quadro, l’unico a rimanere con un pugno di mosche in mano potrebbe essere proprio Gianfranco Fini che rischia di vedersi piombare addosso i reduci Pdl con la poco allettante prospettiva di vedersi scavalcare da due aspiranti premier come Corrado Passera ed Emma Marcegaglia. Senza contare Luca Cordero di Montezemolo e, naturalmente, lo stesso Casini.

Anche Francesco Rutelli ha espresso la sua opinione sul nuovo progetto di Pisanu: “Sappiamo che dopo la crisi dell’antagonismo bipolare sta affermandosi un antagonismo antipolitico che sarebbe ancora peggiore, in un momento storico in cui occorre, invece, la convergenza tra tutte le migliori forze della democrazia italiana, moderate e riformatrici, e in questo senso è importante anche l’iniziativa del senatore Pisanu”, ha dichiarato il leader dell’Api.

E in casa Pdl cosa pensano? ”Premesso che condivido interamente il progetto e l’azione politica di Alfano, se il documento di Pisanu afferma che, partendo dal Pdl, bisogna lavorare per costruire un grande partito dei moderati e dei riformisti, allora potrei firmarlo anche io”, dice Fabrizio Cicchitto. “E’ tutto utile se unisce i moderati”, dice invece Maurizio Gasparri. Le prove tecniche sono quindi ufficialmente cominciate, tanti i nodi da sciogliere. Anche se lo scenario appare ben delineato con questa sorta di grande coalizione, per il momento a creare disaccordo c’è solo il nome, quel Partito della Nazione che non piace però a Rutelli.

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