Terzo polo, Rutelli: “Un’idea che si fa strada, cambiamo la legge elettorale”

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Il cosiddetto ‘terzo polo’ si fa strada, prende consistenza di pari passo con la crisi della maggioranza e, soprattutto con la crisi del bipolarismo e le difficoltà economiche. Ne è convinto il senatore Francesco Rutelli, uscito dal Pd e ora leder dell’ Alleanza per l’Italia che su questo ha scommesso il suo futuro politico.

Rutelli ne parla con i giornalisti e anticipa la presentazione la prossima settimana di una riforma elettorale alla tedesca con soglia di sbarramento al 5% per evitare ”la miriade di partitini e restringere il campo a quattro, cinque forze politiche”.

”Non si tratta – dice Rutelli – di mettere insieme delle sigle, delle personalità ma di dar vita a uno schieramento di persone responsabili che capiscano che il dramma numero uno di questo Paese è la mancata crescita, la crisi economica, che sfocia in crisi sociale e in allontanamento e sfiducia nella politica”.

Il presidente dell’ Api parte dal sondaggio Ipr Marketing che da’ un terzo polo con lui, Casini, Fini, Lombardo e Montezemolo al 22%, per dire che ”si fa strada una terza via legata alla coscienza della crisi economica e della necessità di soluzioni nuove”. ”Questo – dice Rutelli – mi incoraggia perche solo sei mesi fa di un terzo polo non sarebbe stato nemmeno preso in considerazione”.

Secondo Rutelli, è arrivato il momento di pensare ad un terza forza che ”superi la paralisi dei due canestri di centrodestra e di centrosinistra” e vede nell’ esempio della Gran Bretagna dove la radicata tradizione bipartitica è stata superata alle ultime elezioni a favore di un modello a tre poli, l’ispirazione per andare avanti. Sull’ ipotesi di governo di larghe intese o soluzioni tecniche nel caso di una crisi di governo, Rutelli si mostra scettico anche se considera giusta la posizione di Casini su un governo che metta insieme le forze più responsabili.

”La prospettiva è quella. Però – ribadisce Rutelli – non sulla base di accordi di Tizio e Caio con Sempronio, ma sulla scorta di una nuovo consapevolezza politica di chi ha responsabilità e coraggio per fare questo passo che comporta in primo luogo misure serie per il rilancio dell’economia e la capacita’ di stroncare una corruzione che ha raggiunto livelli intollerabili”.

Infine riguardo al Partito della nazione di cui parla Casini Rutelli si dice d’accordo se porta alla nuova forza politica di centro ”senza però che si traduca solo in una sorta di ampliamento dell’Udc”.