Terzo Polo, Urso: "Se non incidi non esisti"

ROMA – ''Chi evita di scegliere non incide; chi non incide non esiste''. Cosi', in un' intervista alla Stampa, Adolfo Urso, analizzando i risultati elettorali e riflettendo sul ruolo del Terzo Polo.

''Il Pdl – dice – e' finito. Il Fli si e' arenato in una piccola riserva. L'Udc si accontenta dell' utilita' marginale. Il Terzo Polo rischia di apparire vecchio prima ancora di nascere''. Molti, aggiunge, ''fanno i conti su come rientrare in Parlamento la prossima volta, in quanti e come si salveranno. Ma qui siamo a un passaggio d'epoca e non servono piu' le vecchie risposte, serve un nuovo inizio''. E ''per farlo, quelli con la nostra storia non possono accontentarsi di fare da ago della bilancia. La nostra casa e' nel centrodestra, e' li' che dobbiamo andare, ma per cambiare radicalmente''.

Peraltro, secondo Urso, ''Berlusconi, Fini, Bossi e Casini, i leader storici, i quattro grandi del 1993'' dovrebbero ''piu' che fare un passo indietro fare un passo di lato. Nel 2013 saranno trascorsi 20 anni da quando si incrociarono per la prima volta. Nessuno gli chiede di uscire dalla politica'', ma ''facciano una proposta comune per tornare a mobilitare il popolo del centrodestra. Lo strumento delle primarie puo' servire anche a questo scopo''.

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