Torre del Greco: abusi edilizi, due consiglieri ai domiciliari. Quaranta gli indagati fra cui anche il sindaco

di Marco Maimeri*
Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

Diciannove ordinanze cautelari sono state emanate a Torre del Greco: tra gli interessati, vigili urbani, impiegati e imprenditori che operavano nella cittadina napoletana.

Il procedimento penale trae origine da una denunciadel comandante dei vigili urbani locali che chiedeva di far luce su «alcuni comportamenti equivoci – spiega il procuratore aggiunto Raffaele Marino che ha coordinato le indagini – attuati da alcuni appartenenti all’ufficio da lui diretto in occasione di un sopralluogo effettuato presso la residenza privata di un consigliere comunale», uno dei due coinvolti nell’inchiesta.

Fra gli indagati però parrebbe coinvolto anche il sindaco Ciro Borriello. A darne conferma, lo stesso primo cittadino che ha dichiarato: «Ufficialmente non mi è stato consegnato alcun avviso di garanzia ma chi ha avuto modo di leggere le carte mi ha riferito che tra gli indagati figurerebbe anche il mio nome. Al momento però ignoro anche le possibili ipotesi di reato contestatemi». Fra i quaranta indagati, ventiquattro sarebbero ancora piede libero, mentre otto persone, cinque vigili urbani e tre dipendenti del comune, sono state arrestate e sette poste ai domiciliari, fra cui due consiglieri comunali, Vincenzo Maida del Popolo delle Libertà e Antonio Donadio, ex Partito democratico, ora gruppo misto. Quattro, infine, le misure di divieto di soggiorno a Torre del Greco.

Inizialmente l’indagine si concentrava solo sui vigili appartenenti al settore «antiabusivismo edilizio» del comando di polizia locale ma, nel corso dell’inchiesta, grazie anche a intercettazioni telefoniche e ambientali e a testimonianze, sopralluoghi e appostamenti, gli inquirenti avrebbero evidenziato «un congruo numero di vigili urbani e dipendenti comunali in servizio presso l’ufficio tecnico – spiega il procuratore aggiunto Marino – che avevano come scopo quello di lucrare un personale e indebito profitto nello svolgimento delle proprie funzioni di ufficio». In cambio di mazzette e altri favori, avrebbero coperto abusi edilizi sul territorio di Torre del Greco, comune che fa parte della zona rossa del Vesuvio ed è quindi a più alto rischio in caso di eruzione.

* Scuola di Giornalismo Luiss

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